Pizzeria resiste

MILANO SI BARRICA – LA PIZZERIA RESISTE

Mercoledì 2 aprile alle 4:30 del mattino polizia e carabinieri in forze irrompono nella pizzeria occupata di via Cola di Rienzo per effettuare uno sgombero. Ma a due ore dal loro ingresso non sono ancora riusciti ad abbattere l’ultima delle tre barricate costruite dagli abitanti e i ragazzi resistono al terzo piano, mentre due di loro sono riusciti a raggiungere il tetto.

Solo alle 6:30, dopo una lunga resistenza, anche l’ ultima barricata viene aperta dalla polizia e i ragazzi al terzo piano vengono fatti scendere e portati in Questura in via Fatebenefratelli, dove si tiene un presidio di solidarietà. Tuttavia lo sgombero non si è ancora concluso, perché due ragazzi sul tetto continuano a resistere.

Da più di un anno, con l’occupazione della pizzeria, uno stabile vuoto e abbandonato al degrado da anni era tornato ad essere non solo una casa abitata ma anche un luogo di condivisione e incontro tra i ragazzi e il quartiere, con l’organizzazione di dibattiti, presentazioni di libri, proiezioni di film, pizzate, iniziative benefit a sostegno di lotte tra cui la lotta contro il TAV e la lotta per la casa.

L’ esperienza della pizzeria ha permesso ai ragazzi che vi si organizzavano di conoscere e di instaurare nuove relazioni in un quartiere come quello del Giambellino, dove la questione dell’abitare è particolarmente impellente. E’ da questo incontro con il quartiere che è nata la volontà di aprire uno spazio – la Base di Solidarietà Popolare di via Segneri – dove organizzare attività come il recupero al mercato, le cene popolari, le merende, i giochi coi bambini, le proiezioni di film e lo sportello della casa.

Ma proprio questa mattina quando il tentativo di sgombero della pizzeria era in corso è arrivata la notizia dello sgombero della Base di Solidarietà Popolare, occupata poche settimane fa dai ragazzi della pizzeria.

La simultaneità dei due sgomberi e il fatto che gli occupanti siano stati portati in questura dimostrano che si tratta di un’operazione politica ambientata in un contesto preciso. La Milano del 2014 subisce una trasformazione, già da tempo avviata, in funzione della speculazione edilizia – che comporta cementificazione e cantierizzazione -e dell’espansione di quella città vetrina fonte di profitto derivato dal consumo di una finta socialità mediata dalla merce. Il compimento di questo progetto necessita di un’operazione di “normalizzazione” e di emarginazione di tutto ciò che stride rispetto ad esso, mettendone in evidenza le contraddizioni, e che vi si oppone. E mai come ad un anno da Expo 2015 questa necessita è all’ordine del giorno per i garanti dell’ordine.

L’operazione messa in atto dalla polizia non è andata come l’avevano prevista e la partita non è ancora chiusa. Se da un lato la Base di Solidarietà è stata effettivamente sgomberata, la presenza di due compagni sul tetto della Pizzeria dimostra che si può resistere e non rassegnarci di fronte alla violenza poliziesca e alla normalizzazione imposta dal regno della merce. In solidarietà ai compagni che resistono lassù e per rilanciare la lotta in difesa delle occupazioni di case e di spazi, i primi due appuntamenti sono:

>> MERCOLEDÌ 2 APRILE – ORE 20:00
CORTEO CITTADINO
partenza da Piazza Tirana – quartiere Giambellino

>> GIOVEDÌ 3 APRILE – ORE 19:00
APERITIVO MUSICALE IN VIA SEGNERI
davanti alla Base di Solidarietà sgomberata

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