Settimana scorsa è stata emessa da parte del Tribunale di Torino la sentenza d’appello nell’ambito del “processone” NoTav: 38 compagni e compagne sono stati condannati per i fatti dell’estate 2011 relativi allo sgombero della Maddalena e alla grande manifestazione del 3 luglio, quando decine di migliaia di persone assediarono il cantiere di questa grande opera inutile e dannosa, simbolo di un modello sviluppo votato al saccheggio dei territori e al profitto “a tutti i costi”.
Abbiamo seguito il processo fin dalle sue prime fasi, come tanti altri imbastiti dalla procura torinese nel tentativo di criminalizzare il movimento e fiaccare la resistenza del popolo NoTav: è evidente che se da una parte il peso delle condanne risulta inferiore di quanto fosse stato in primo grado, dall’altro la sentenza vede confermato l’impianto accusatorio.
Riteniamo necessario riattivare fin da subito una rete di solidarietà e vicinanza con i compagni e le compagne colpiti da questa sentenza, ribadendo l’importanza di seguire da vicino gli sviluppi di questa vicenda processuale, consapevoli che il tentativo di mettere alla sbarra il movimento NoTav tocca da vicino tutti noi, che con pratiche e in occasioni anche molto differenti tra loro, siamo tornati in Valsusa decine di volte a partire da quell’estate 2011.
In questi anni abbiamo imparato a conoscere la solidità del movimento e la forza della contaminazione delle sue diverse componenti, quella stessa contaminazione che in ogni processo i pm torinesi tentano di delegittimare e criminalizzare fino ad oggi con scarsi risultati, nonostante le innumerevoli denunce, condanne e carcerazioni.
Vi invitiamo quindi al pranzo solidale in programma domenica 27 in Boccaccio dove, alla presenza di alcuni imputati, sarà possibile approfondire i risvolti della sentenza e raccogliere fondi a sostegno delle spese processuali.