SU QUESTE STRADE, CON LO STESSO IMPEGNO

SU QUESTE STRADE, CON LO STESSO IMPEGNO

Comunicato sulla giornata di sabato 18 febbraio 2017 e indizione assemblea pubblica antifascista giovedì 9 marzo.

Siamo scesi in piazza sabato 18 febbraio convinti della necessità di lanciare un chiaro messaggio antifascista e antirazzista in occasione di una giornata in cui era stato indetto a Monza un corteo da A.D.ES., associazione fantoccio utilizzata dai nazisti di Lealtà Azione per strumentalizzare il Giorno del Ricordo e ritagliarsi visibilità in città: la natura dei soggetti coinvolti non lasciava spazio ad alcun indugio e non poteva passare sotto silenzio.

 Nei giorni precedenti a sabato le realtà antifasciste cittadine si sono attivate per denunciare la reale matrice dell’iniziativa, richiedendone la revoca dell’autorizzazione. Venerdì 17 è giunta notizia del diniego da parte delle autorità del permesso di sfilare in corteo per i nazisti, a cui è stato comunque concesso di svolgere la propria iniziativa nel cortile della Villa Reale. Parallelamente a questa decisione, in nome di un’assurda logica di equiparazione tra le parti, veniva prescritto lo spostamento all’Arengario del presidio antifascista inizialmente previsto in piazza Citterio.

Mentre altre realtà davano vita al presidio all’Arengario, noi con un corteo determinato abbiamo deciso di raggiungere comunque quella piazza, luogo simbolico intitolato al partigiano monzese Gianni Citterio: per tutta la scorsa settimana (in cui ricorreva l’anniversario della sua uccisione in combattimento da parte delle milizie nazifasciste) nei pressi della lapide posizionata in corrispondenza della casa in cui egli visse, è stato esposto il pannello che ne racconta le gesta, il coraggio e gli ideali di libertà. Nella notte tra venerdì e sabato questo pannello è stato distrutto da “ignoti”, offendendo così uno dei pezzi più importanti della memoria storica cittadina.

Sulla soglia di quella piazza ci siamo stabilizzati in presidio e per impedire, qualora ce ne fosse stato bisogno, ogni tentativo da parte dei gruppi di estrema destra di sfilare per il centro cittadino.

Sul fronte opposto andava in scena il copione ampiamente previsto: tante teste rasate provenienti da tutta Lombardia ed esponenti dei gruppi più pericolosi della galassia dell’estremismo di destra si sono raccolti in un’adunata che in nulla differiva dal triste corteo nazifascista già visto nel 2007. Molto significativo che ad accompagnare questi personaggi ci fosse Dario Allevi, alla sua prima uscita da neocandidato sindaco per il centro destra, a rimarcare la propria natura (post)fascista.

Da piazza Citterio ci siamo mossi poi in corteo per il centro cittadino speakerando, volantinando, raggiungendo infine largo Mazzini, sensibilizzando la città di Monza su quanto stava accadendo in Villa Reale e sul grave problema dell’esistenza della sede nazista di Lealtà Azione in via Dante 3. Riteniamo infatti una vittoria parziale il fatto che questi soggetti non abbiano potuto sfilare sulla base di una prescrizione prefettizia: il problema permane e nell’indifferenza generale rischia che questi soggetti, politicamente legittimati dai loro referenti istituzionali, sviluppino le proprie politiche xenofobe, omofobe e ultranazionaliste.

Il nostro impegno quindi si rinnova nell’agire politico e culturale quotidiano dentro e fuori le mura di via Rosmini 11 nei percorsi di lotta e nelle iniziative che, con linguaggi e pratiche diversi, declinano valori antifascisti, antirazzisti, antisessisti. Con maggiore intensità rispetto a quanto abbiamo fatto negli scorsi anni, da gennaio siamo impegnati in un calendario di appuntamenti che ci ha portato in scuole, strade e iniziative a rilanciare un percorso verso un 25 aprile di Liberazione da ogni presenza di nazifascismo in città.

E’ nell’ambito di questo percorso che, sulla base di tanti spunti raccolti in queste giornate di mobilitazione, invitiamo le realtà antifasciste e antirazziste di tutta la Brianza a un’assemblea pubblica di confronto sugli scenari che ciascuno si trova ad affrontare nei propri territori, ipotizzando strategie di intervento comuni e risposte efficaci nei confronti delle molteplici provocazioni neofasciste: appuntamento giovedì 9 marzo alle ore 21 presso la sala sotterranea del Circolino Libertà (viale Libertà, 33) di Monza.

AI NOSTRI POSTI CI TROVERETE

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Ps: registriamo che a fronte di una giornata così complessa e dai risvolti politicamente così rilevanti, stampa locale e opinione pubblica si soffermino con tanta attenzione sul gazebo della Lega Nord in cui è “inciampato” il corteo antifascista. Chi oggi si indigna o fa gara a solidarizzare con Salvini & co. pensi alle ruspe sui campi rom, alle parate a braccetto con Casapound, alle politiche assassine in tema di immigrazione, alle pulizie etniche invocate…

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