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Giovedì 29 Agosto 2019
Dalle ore 21:30 proiezione di “Paprika” di Satoshi Kon.
Tokita, uno scienziato grasso, bulimico e geniale, ha inventato la DC-Mini, una macchina in grado di entrare nei sogni e dirigerli a scopo terapeutico: aggiustando quelli sarà possibile riequilibrare la psiche umana, gravata che sia da una semplice nevrosi o da una grave psicopatologia. La scoperta, però, ha attirato gentaglia senza scrupoli, più propensa al terrorismo che all’umano benessere. Una DC-Mini, infatti, è stata rubata.
Questo è la vicenda da cui prende l’avvio “Paprika-Sognando un sogno”, ultimo film di Satoshi Kon, morto per un tumore al pancreas nel 2006, ‘anno di uscita del film.
Se la storia si può riassumere in maniera sintetica e anche breve non altrettanto si può dire del resto del film, estenuante e meraviglioso tour de force nel mondo dei sogni reso con una girandola di immagini e una visionarietà con ben pochi rivali.
Paprika è sintetizzabile, in effetti, come pura follia visiva, un trip cervellotico di immagini bizzarre e nonsense grafico come eserciti di giocattoli dalle movenze convulse, bambole inquietanti, elettrodomestici posseduti e amene musiche da circo; ma anche di visioni più sottili e inquietanti, date da timori ancestrali che possono essere moniti per il futuro o anche scorci di vita reale. Un frammentarsi di reale e intangibile che rende la storia, altresì semplicistica, caotica.
Le animazioni sono ad opera dello studio di animazione Madhouse., un vortice di animazioni di diversi stili, tra 2 e 3D, abilmente e follemente mixati senza una pausa di sorta e sono costate tre anni di lavoro.
Kon Satoshi è considerato il capofila della nuova generazione di animatori, un po’ quel che Miyazaki è stato (ed è) per la precedente. In ‘Paprika – Sognando un sogno’ si può trovare, in un colpo solo, un’epitome di tutta la sua poetica, dai rapporti tra illusione (cinema, sogno) e realtà alla passione per i generi cinematografici: fantascienza, azione, poliziesco, melodramma, il tutto spalmato di humour.
La storia originale di “Paprika” è stata scritta dal grande maestro della letteratura giapponese Yasutaka Tsutsui, i cui romanzi futuribili sono considerati capolavori della fantascienza. Molti di questi titoli sono stati trasposti in film live-action, ma Paprika, anche se ha attratto molti registi, ha sempre posto il grande problema di tradurre in immagini i viaggi attraverso i sogni descritti dallo scrittore.
Il film è stato presentato in concorso alla 63ma mostra di Venezia del 2006.