#regolamentocazzovuoi

Settimana scorsa la giunta comunale monzese ha approvato il nuovo regolamento di polizia urbana. Queste nuove regole dovrebbero mettere fine al terrore e alla violenza che sembra regnino a Monza (altro che Chicago o New York!). In realtà questo non è altro che un ulteriore passo in avanti nel controllo ossessivo del territorio. Incapaci di immaginare che qualche aspetto della vita possa esistere senza essere sottoposto a norme e divieti, sindaco e assessore si giustificano con discorsi in malafede in cui confondono apposta il “decoro” e la “sicurezza”, i pericoli “reali” e quelli “percepiti”.
Da una parte si reprime chi vive tutti i giorni i luoghi della nostra città e dall’altra si impongono divieti semplicemente assurdi come quello di stendere i panni se visibili dalla strada, di bagnare i marciapiedi annaffiando i fiori sul balcone e di camminare sui cornicioni (d’altronde, si sa, Monza è la città di Batman!).​ Intanto, come sempre, in un modo o nell’altro si continuano a punire i più poveri.

Questa è la città che vogliono giunta e polizia locale.
Chi vuole passare una serata al bar o in birreria dovrà fare i conti con il nuovo regolamento, che limita sempre di più le libertà e gli spazi di chi esce a bere qualcosa in compagnia. Ad una certa ora, ovviamente, locali chiusi e tutti a casa, che altrimenti il nostro supereroe Capitan-Arena si prende male.
In tutta la città è vietato “bivaccare” su panchine, muretti e marciapiedi, vietato bersi qualcosa con gli amici in una piazza o in un parchetto, vietato comprarsi una birra al mini-market dopo le ore 20:00. In poche parole se non hai soldi da spendere in un locale è meglio che tu non esca neanche di casa.​ Perché questa giunta odia i giovani, ma soprattutto chi non ha la voglia o la possibilità di far girare l’economia. Più di tutti, però, questa giunta odia i poveri e decide per esempio di dare multe a chi chiede l’elemosina o dorme in roulotte, con un provvedimento che non si capisce se sia più stupido o più infame.
Ma non finisce qui. Evidentemente il sindaco non sopporta il pensiero che qualcuno possa divertirsi in questa città e quindi diventa vietato “praticare giochi di qualsivoglia genere” sul suolo pubblico, nei parchi, nei giardini, sui marciapiedi e sotto i portici “se danno fastidio alle persone”. Vietato utilizzare i parchi giochi per chi ha un’età “non consona”. La polizia urbana potrà intervenire anche per reprimere chi ascolta musica ad alto volume all’ora di pranzo e dopo le ore 21:00. Vietato utilizzare botti e fuochi d’artificio, anche a Capodanno.
L’unico reale scopo di questo provvedimento? Rendere deserta la città. E quando per strada non ci sarà più niente da fare e tutti rispetteranno il “coprifuoco” chiudendosi silenziosamente in casa, allora sì che in caso di emergenza non ci sarà in giro nessuno e per le persone Monza diventerà sempre più inospitale. Zero opportunità di vivere liberamente la propria città per chi non ha soldi da spendere. Zero spazio alla possibilità di creare legami di conoscenza, rispetto e fiducia tra persone attraverso la socialità e il divertimento spontaneo. Invece di creare un clima disteso e tranquillo dove si possa stare bene con gli altri e contare sul supporto reciproco, si trattano tutti e tutte come persone potenzialmente pericolose da reprimere e controllare.
Non rinunciamo a stare nella nostra città come ci pare e piace: ai parchetti e sulle panchine insieme ai nostri amici e un po’ di musica, con qualche birra e qualche bomboletta a fianco, e appropriandoci ogni giorno della notte. Se in nome della sicurezza e del decoro siamo tutti criminali, allora ben venga la criminalità.
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