Quando nei comunicati facciamo riferimento “all’ampia ed eterogenea comunità umana e politica” che brulica all’interno del nostro spazio sociale (come di moltissimi altri), usiamo una definizione che non riesce a restituire l’infinita possibilità di incontri e situazioni in cui ci si può imbattere varcando la porta arrugginita di via Rosmini 11. Un tentativo immaginifico di restituire sprazzi di questa esperienza è compiuto in un fumetto di recente pubblicazione, liberamente tratto da circostanze di vita reale in riva al Lambretto.
“LUNGOMARE. Capitolo 1” è uno sguardo sulla quotidianità eversiva di un luogo autogestito: l’autrice Elena Mistrello si sofferma su quei momenti intimi, fuori dalle programmazioni politiche e dai momenti codificati che scandiscono la vita dello spazio occupato (assemblee, iniziative pubbliche, attività varie), descrivendo riti, manie, follie, conflitti, abitudini che si succedono dietro le quinte della dimensione pubblica del centro sociale. Nel farlo, si coglie l’essenza rivoluzionaria di gesti per noi comuni, ma spesso inconcepibili per la “normalità” che ci circonda: Elena disegna così un affettuoso ritratto della banda di esseri umani e disumani che siamo tutti/e noi.
In attesa di secondi capitoli, buona lettura.