SENTENZA DEL TRIBUNALE: NIENTE SEQUESTRO PER IL BOCCACCIO

SENTENZA DEL TRIBUNALE: NIENTE SEQUESTRO PER IL BOCCACCIO

RILANCIARE SUBITO LE LOTTE 

Il Tribunale di Monza ha, per la seconda volta, rigettato le richieste di PM e proprietà relative al sequestro preventivo del Boccaccio. Accogliamo questa decisione senza trionfalismi e senza abbassare la guardia rispetto a possibilità di sgombero, ma consapevoli che si tratti di un elemento significativo per la continuità della nostra esperienza in via Timavo 12. Restano indagati per presunti reati connessi all’occupazione 4 compagni.

Al di là della sentenza, la difesa dello spazio autogestito dovrà confrontarsi nel medio e lungo periodo con un contesto politico ostile, sia per la deriva reazionaria intrapresa dalla Giunta Pilotto sia per gli interessi economici che riguardano via Timavo 12. Condividiamo qui alcuni appunti in vista del prossimo anno di iniziative:

1) Occupare aree destinate a speculazioni è giusto.
La difesa di via Timavo 12 è parte integrante della battaglia contro le scelte urbanistiche iscritte nel PGT Scanagatti (2017) e aggravate dalla Giunta Allevi: la nostra presenza in questa area sta mettendo in discussione l’ennesimo inutile intervento di edilizia residenziale. Ribadiamo che chi oggi vuole costruire palazzine a Monza compie un atto contro il benessere della comunità; smettiamola di pensare a palazzinari e speculatori come benefattori: costoro sono, insieme a chi ci governa, responsabili di inquinamento, traffico e innalzamento dei costi della città che abitiamo.
Per bloccare questi processi c’è poco da fare: bisogna ridurre drasticamente gli indici di edificabilità residenziale delle aree dismesse e azzerarlo sulle aree libere. Tutti questi spazi devono tornare alla comunità ed è ipocrita chi, come l’Assessore Lamperti, si trincera dietro cavilli e questioni burocratiche: il PGT deve essere riscritto da zero sulla base delle esigenze degli abitanti, non dei palazzinari.

2) Combattere repressione e controllo sociale.
La difesa di via Timavo 12 è parte integrante della battaglia contro lo scenario repressivo locale e nazionale: questo spazio autogestito vive della partecipazione di centinaia di giovani monzesi e ricopre oggi, ancor più dopo due anni di pandemia, un ruolo imprescindibile sia da un punto di vista politico che aggregativo. L’operato dell’assessore alla sicurezza Moccia contro il Boccaccio è quindi una dichiarazione di guerra ai giovani della città: insieme dovremo smontare la retorica securitaria di questo sceriffo, continuando ad affermare quei principi di libertà e autorganizzazione che da vent’anni  accompagnano le nostre attività.

3) Assemblea di Monza e Brianza per un presente di lotta comune.
Importante continuare il percorso intrapreso da svariate realtà locali nell’ambito dell’Assemblea di Monza e Brianza per un presente di lotta comune: il corteo del 5 novembre ha mostrato con successo la possibilità di saldare istanze diverse per far fronte al Governo Meloni, alla crisi energetica, climatica ed economica, costruendo un’alternativa al diktat neoliberista, oggi ben rappresentato sul territorio dalla Giunta Pilotto.

FOA Boccaccio 003

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