Funeralopolis / CineastiO

CineastiO è la nuova rassegna di cinema a cadenza mensile della FOA Boccaccio.Proietteremo una serie di film che ci interrogano sul presente e sui modi di produzione e distribuzione del cinema indipendente contemporaneo. Prodotti audiovisivi che rimettono al centro l’utilizzo della cinepresa e del mezzo video come strumento di militanza politica e di presa di posizione sull’attualità. Proiezioni alla presenza di autrici e autori con i quali discutere dei propri lavori, opere spesso escluse dalla possibilità di esser proiettate all’interno del “normale” circuito delle sale cinematografiche.In una città come Monza, a digiuno di prospettive culturali, crediamo sia importante creare un luogo di aggregazione che abbia al centro il cinema e crediamo sia necessario farlo attraverso proiezioni gratuite, autogestite e accessibili a tuttə.CineastiO non è una rassegna come le altre. CineastiO diffonde un cinema libero, militante, astioso.
Giovedì 23 Marzo 2023 / FOA Boccaccio 003via Timavo 12, MonzaINGRESSO GRATUITO
Presentazione del cartaceo “Brucia tutto” di Birdmen Magazinehttps://birdmenmagazine.com/2023/01/15/brucia-tutto/
A seguire proiezione e incontro con l’autore diFUNERALOPOLISUn film di Alessandro Redaelli (Italia, 2017)Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=2daoYpTHykI
Tra Bresso, Sesto San Giovanni e Milano, ci immergiamo nelle vite di Vash e Felce, che insieme fanno musica, si fanno di eroina e condividono tutto. La loro realtà è a volte brutale, spesso comica, tragica e romantica. La loro eterna ribellione non ha una causa, né uno scopo, né una fine. Vash e Felce sono cresciuti a Bresso, tra il campetto da calcio, i murales, le risse e i litigi, le case popolari e gli appartamenti occupati. Si sono incontrati grazie al rap, ai graffiti e la comune passione per l’esoterismo e le droghe e sono diventati amici nonostante due percorsi di vita molto diversi (Felce, già trentenne, è laureato in architettura, Vash, più giovane, si è fermato alla terza media). Registrano canzoni, fanno concerti, passano il tempo, tra lavoretti saltuari e spaccio. Entrambi sono prodotti di Bresso, con il sogno di fuggire dalla città, musicisti di provincia dalla cultura disordinata e amicizie variegate. Funeralopolis non parla di eroina. Non è un’indagine sugli effetti della dipendenza. Non vuole spiegare, né giustificare, né esaltare lo stile di vita dei suoi protagonisti. È, fondamentalmente, un film su due amici. Due ragazzi in cerca del senso della vita, in attesa della morte. Persi in un eterno girovagare in una città che sembra un deserto, parlando di sesso e religione, esagerando con la droga, cantando il degrado e la violenza e danzando tra le tombe di un cimitero.
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