A Peppino, per sempre libero e ribelle

Molt* di voi, che oggi animate gli spazi di via Timavo 12, probabilmente non conoscevano Peppino, il nostro compagno e fratello scomparso cinque anni fa, a cui dedichiamo la serata di sabato 15 luglio “SINSITIO”.Peppino si era avvicinato al collettivo nel 2011 e, fino a quel dannato luglio 2018, è stato al nostro fianco in molteplici percorsi di lotta: ha vissuto con grande passione e intensità la propria militanza, senza risparmiarsi mai, consapevole dell’urgenza di spendersi sempre e comunque a favore dei più deboli, dei “reietti”, degli ultimi della terra.Migranti, clandestin*, carcerat*, senza tetto, persone affette da dipendenze: il suo impegno solidale si poneva instancabilmente nel cercare di combattere le dinamiche repressive con cui lo Stato agiva nei confronti degli “indesiderabili”.Non lasciare mai nessuno indietro, occuparsi di tutt*, affondare le braccia dentro le contraddizioni delle società erano il suo pane quotidiano, anche grazie all’incredibile capacità di costruire legami umani con tutt* che lo contraddistingueva, qui a Monza, come in giro per il Mondo.La sua curiosità lo portava infatti spesso a viaggiare, fino ad autodefinirsi appunto SINSITIO, convinto sostenitore dell’esperienza diretta come unico strumento di analisi del mondo circostante.Chiunque abbia conosciuto Peppino, dalle montagne della Val di Susa alla piana di Niscemi, ai territori resistenti del Kurdistan, dalle lotte anticarcerarie a quelle per il diritto all’abitare, sa bene come la sua generosità incondizionata, la sua capacità di motivare e coinvolgere, la disponibilità a mettersi in gioco in prima persona senza calcoli, fossero di stimolo continuo per le persone che camminavano al suo fianco.Peppino aveva anche una grande passione per i free party e, in generale, delle serate di musica elettronica: appena possibile scappava da Monza e si congiungeva con l’ampia comunità ravers che conosceva benissimo e di cui apprezzava in primis il carattere autorganizzato, la ritualità liberatoria, la capacità di sottrarre spazi e tempi alla mercificazione del tempo libero. Amava le TAZ, i rave, i teknival, le albe sottocassa e si impegnava perché i caratteri autentici di questo rito collettivo non si perdessero, cercando di costruire connessioni tra questi ambiti e le lotte che portava avanti altrove.Ogni anno ricordiamo Peppino dedicandogli una giornata in cui trattare di una delle sue tante passioni e nel 2023 abbiamo optato per questo suo legame viscerale con la musica elettronica: ci chiediamo infatti come avrebbe reagito di fronte alla cosiddetta LEGGE ANTI-RAVE, ossia il grave provvedimento che il Governo Meloni ha costruito per reprimere queste forme di aggregazione.

 

SINSITIO è quindi un’occasione per ricordare Peppino, condividere una serata “sotto cassa” che a lui sarebbe sicuramente piaciuta, e continuare a interrogarci sul contesto repressivo che viviamo proponendo collettivamente possibili contromosse.

FOA Boccaccio 003

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