Ieri mattina, sabato 13 gennaio, Daniele Napoli, in arte “Tana”, ha rimesso in piedi la sua opera IN UNA PAROLA ANTIFASCISTI, dedicata a chi pagò con la deportazione nei campi di concentramento e sterminio nazifascisti la scelta di scioperare contro il Regime nel 1944 e nel 1945.
Saldatura dopo saldatura, la struttura è stata ripristinata e sono stati riposizionati tutti i rami abbattuti dalle tempeste di fine luglio. L’intervento si è concluso con il simbolico inserimento di 3 nuovi rami, a simboleggiare la capacità della memoria storica di resistere e rigenerarsi, nonostante le intemperie revisioniste di questi tempi.
Perché salde sono le nostre radici antifasciste.