ILARIA LIBERA

Lunedì 29 gennaio comincerà a Budapest il processo a Ilaria, antifascista detenuta in condizioni disumane nelle carceri ungheresi da un anno con l’accusa di aver ferito due nazisti a Budapest. 

La sua vicenda, dopo mesi di silenzio mediatico, è diventata oggetto di dibattito nazionale e anche qui a Monza, dove Ilaria ha vissuto, studiato e cominciato a fare politica, le notizie riguardanti il suo caso hanno innescato clamore e spontanei moti di solidarietà.

In questo scenario, crediamo sia importante sottolineare come il suo arresto rappresenti oggi il caso più eclatante di repressione del movimento antifascista in Europa e sia figlio di una strategia ben definita in cui polizie e governi, quello italiano in primis, hanno aumentato in questi anni la repressione nei confronti di chi sceglie di battersi in prima persona contro questo sistema. 

In un’Europa in cui soffiano forti i venti di intolleranza e nazionalismo, un lungo elenco di indagini, teoremi accusatori e provvedimenti repressivi esemplari colpiscono comunità e soggettività antifasciste: siamo il nemico pubblico numero uno. 

Non possiamo quindi far finta di nulla: è compito nostro portare solidarietà a ogni militante antifa che in Italia e in Europa è detenutə o ricercatə, non lasciare indietro nessunə anche quando i riflettori dei media si spengono o, come spesso accade, danno voce alle accuse delle procure.

Dobbiamo assumerci collettivamente la responsabilità di seguire la vicenda giudiziaria di Ilaria che si prevede lunga e piena di insidie, attivandoci in prima persona, ciascunə secondo le proprie attitudini: al piano politico occorre certamente affiancare il supporto concreto alle spese legali, trattandosi di un processo che ha spese altissime.

Lottare perché Ilaria venga liberata subito è necessario tanto quanto opporsi all’estradizione di Gabriele, altro antifa coinvolto nell’indagine delle autorità ungheresi, oggi agli arresti domiciliari a Milano.

Oltre all’impegno contro la repressione, oggi più che mai siamo chiamatə ad agire contro l’azione di gruppi neonazisti, sempre più legittimati da governi amici: non delegheremo la nostra autodifesa a istituzioni che non ci proteggono. 

L’antifascismo è una pratica quotidiana: difendiamo le nostre comunità dal fascismo! 

Libertà per tuttə!

FOA Boccaccio 003

boccaccio.noblogs.org

budapest-solidarity.net

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Una risposta a ILARIA LIBERA

  1. Renato scrive:

    Ottimo

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