URAGANO Street Parade

4 carri e decine di migliaia di kilowatt di impianto: sabato 30 marzo appuntamento alle ore 15 in piazza Castello a Monza per la partenza della URAGANO STREET PARADE. Attraverseremo le strade della città fino ad arrivare in uno dei luoghi simbolo della cementificazione e della speculazione immobiliare. Lì proseguiremo la giornata ad alto volume fino alle 23. Fai girare la voce!

Sabato 30 marzo 2024
URAGANO STREET PARADE
Monza cambia ritmo davvero

Contro sorveglianza, speculazione e cemento
Per una città accessibile ed ecologista

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URAGANO STREET PARADE sarà l’occasione per riempire ancora una volta le strade di Monza ad alto volume. Nel 2018 eravamo scese in strada con SCORPIO, street parade contro una ridicola operazione di polizia denominata “Scorpione” che, dopo aver controllato migliaia di persone, ha portato al sequestro di qualche grammo di marijuana e all’accanimento nei confronti di migranti e altri soggetti “indesiderati”, rei di passare il proprio tempo libero in zone pubbliche della città.

Da quel momento sono passati 6 anni, è cambiata la Giunta, è stato eletto un nuovo sindaco, Paolo Pilotto, il cui slogan in campagna elettorale è stato “Monza cambia ritmo”. Ed eccolo il “nuovo” ritmo di Pilotto: ossessione per la sicurezza, perquisizioni, sgomberi, investimenti sulla videosorveglianza, cementificazione, controllo di vicinato, desertificazione culturale. Questo è il menù completo che ci offre il sindaco a quasi due anni dal suo insediamento. E noi, senza ringraziare, rifiutiamo.

Tra le sue promesse spicca sicuramente quella di garantire sicurezza e ordine per le strade, desiderio che si evince dal simpatico slogan “La città di tutti è sicura e bella”: beh, se per esserlo è necessario il rafforzamento e presidio fisso di polizia locale e forze dell’ordine, sistemi di videosorveglianza intelligente e incremento delle reti di controllo del vicinato, allora abbiamo  parametri di bellezza differenti.
Non è di certo questa la città che desideriamo.
Monza, secondo le statistiche non sembra affatto una città insicura, eppure siamo costantemente circondate da telecamere e forze dell’ordine sempre cescenti: questo apparato ha costi esorbitanti, con investimenti che potrebbero tranquillamente essere destinati ad altro.
La retorica tossica e noiosissima del cosiddetto “decoro urbano” non ci appartiene: essa da sempre costituisce il cardine di un discorso nelle mani del potere finalizzato a costruire città basate sul privilegio di pochi, reprimendo e criminalizzando invece persone povere, individui marginalizzati e in generale tutti coloro che non si conformano all’immagine del “buon cittadino”.
Aggiungiamoci i tre sgomberi del Boccaccio in pochi mesi e la fotografia della Giunta Pilotto è un nitido ritratto della destra più repressiva e securitaria.

Altra favola elettorale della giunta è stata la promozione di una città “innovativa, verde, sostenibile”, slogan che si è smontato da solo in pochi mesi, con un’incessante sequenza di scelte in campo urbanistico firmate dall’assessore Lamperti. Nuovi progetti di cementificazione di aree verdi (via Gallarana), palazzine a pioggia sulle aree dismesse (via Verità, via Timavo, etc…), compensazioni negate (vedi Sant’Albino con la vicenda Elesa) e, per giungere a oggi, il progettone dello svincolo di San Rocco, ennesimo folle sperpero di denaro pubblico (42 milioni), un intervento destinato a squartare il quartiere, tragico dal punto di vista ambientale. Di verde a Monza è rimasto quindi ben poco, a parte la retorica “green” con cui questa gente continua a fregare il proprio elettorato e a gonfiare le proprie tasche. La realtà è che viviamo in una città con migliaia di unità abitative sfitte, un inquinamento tra i più alti al mondo, con uno dei tassi di consumi di suolo più alti nel nostro Paese, con fenomeni atmosferici (caldi torridi estivi alternati a tempeste tropicali) evidentemente dovuti a decenni di politiche di consumo e di favori ai palazzinari di turno. Pilotto e i suoi adepti non fanno eccezione.

Proseguendo, veniva affermato che “La città di tutti è inclusiva e accessibile”, slogan che suona clamorosamente ridicolo dal momento in cui risulta impossibile trovare casa, se non per ceti medio-alti, in un mercato immobiliare pensato su misura per popolazione benestante in fuga da Milano. Non si registrano interventi mirati a rilanciare l’allargamento del patrimonio di edilizia popolare, né politiche di intervento sociale mirate a mitigare gli effetti del carovita.

In questo quadro desolante, che vede la nostra città allineata al clima soffocante delle politiche meloniane, è urgente riversare nelle strade tutta la nostra voglia di vivere i quartieri con agio e libertà. Ci opponiamo alla soppressione dei nostri sogni e alla paralisi completa dei nostri desideri, rivendicando un modello di città veramente accessibile, ecologista e libero dalle ossessioni per la sicurezza. Guardiamo quindi all’urgenza di tornare ad avere uno spazio sociale autogestito in città, di demolire la retorica di questa giunta inadeguata, di bloccare i processi che hanno reso Monza una città invivibile.

URAGANO STREET PARADE sarà una nuova importante occasione per declinare il nostro sguardo entusiasta sul mondo: se vogliono controllare i nostri corpi e le nostre vite strappandoci ogni spazio di libertà, allora noi, senza timidezza, saremo ovunque. Se l’uragano dell’agosto 2023 è stato l’infame alibi con cui Giunta e Questura hanno sgomberato il Boccaccio, il 30 marzo quella tempesta vogliamo essere noi.

Il ritmo lo cambiamo noi.

FOA Boccaccio 003

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