18 marzo 2024 / Giornata d’azione internazionale – Writers Against Repression
FREE ALL ANTIFAS – 100 metri di graffito a Monza!
Anche a Monza abbiamo risposto alla chiamata internazionale per questo 18 marzo 2024, giornata in solidarietà a prigionierə politicə.
Libertà per tuttə lə antifascistə imputatə per “i fatti di Budapest”!
Nessuna estradizione verso l’Ungheria!
Libertà per Ilaria, Maya, Tobi e Gabriele!
Oggi ricordiamo anche Fausto e Iaio, due giovanissimi militanti del Leoncacallo uccisi 46 anni fa dai fascisti.
Rilanciamo inoltre il doppio presidio di Giovedi 28 Marzo a Milano in occasione delle due udienze per Ilaria e Gabriele: dalle ore 12:30 presidio al Tribunale di Milano “No estradizione” per Gabriele. Dalle 18:30 presidio in solidarietà a Ilaria al Consolato ungherese piazza Missori.
Per un mondo senza galere, Libertà per tuttə!
Libertà per tutt* l* antifascist* imputat* per “i fatti di Budapest”!https://twitter.com/basc161https://twitter.com/WirsindalleLinx Instagram:https://www.instagram.com/freebudapesttwo/https://www.instagram.com/solidarieta.antifa.budapest/https://www.instagram.com/antifa.international hanno lasciato le pagine dei graffiti per collaborare/collegarsi:https://www.instagram.com/radicalgraffiti/https://www.instagram.com/writers.against.racism/ Si prega di collegare sempre le pagine Instagram o di rendere le pagine partner di collaborazione. Il tuo post apparirà quindi sulle pagine Instagram taggate. Ciò genera portata e crea pubblicità. Siti web di notizie locali e di sinistra: Pubblica i tuoi inviti all’azione e i tuoi rapporti sulle pagine Indymedia locali o su altri siti Web di sinistra. Informazioni e materiale:https://budapest-solidarity.net/https://www.basc.news/ (sui siti troverai testi che potrai utilizzare e tradurre anche come discorsi, ad esempio). Contatto: Si prega di inviare foto e resoconti qui tramite e-mail: budapest-solidarity (at) riseup.net
#NOEXTRADITION – Nessuna estradizione verso l’Ungheria! Libertà per Ilaria, Maya, Tobi e Gabriele! 18 marzo 2024 – giornata di mobilitazione Si invita a organizzare azioni, fare graffiti, scattare foto in solidarietà e darsi appuntamento in presidio sotto le ambasciate! Ogni anno, all’inizio del mese di febbraio, il grande evento di matrice neo-nazista organizzato in concomitanza al “Giorno dell’onore” vede la confluenza di migliaia di camerati fascisti da tutto il mondo – ma soprattutto dai diversi Paesi europei – verso la città di Budapest. Concerti di rock-band di estrema destra, cortei e momenti commemorativi hanno luogo in città per un intero weekend. Questo complesso evento vuole ricordare e rendere onore al tentativo di prendere il controllo sul territorio contestato di Budapest da parte della Wehrmacht e delle SS nel febbraio 1945, poco prima che l’Armata Rossa liberasse la città. Durante questo weekend commemorativo i camerati nazisti, vestiti in abiti militari che evocano spesso proprio le uniformi della Wehrmacht e delle SS, convergono da ogni quartiere del centro città verso il bosco del Parco Pilisi, dove i nazisti nel ’45 cercavano di nascondersi tra gli alberi e la vegetazione per fuggire all’avanzata nemica. Ogni anno che l’adunata prende corpo in città, Budapest diventa una zona di esclusione profondamente insicura per migranti, militanti di sinistra e soggettività queer. Nel febbraio 2023 la paura, però, supera la barricata: i neo-nazisti in raduno sono diventati bersaglio politico. La stampa ungherese in questa occasione ha parlato di attacchi e violenze verso musicisti, turisti tedeschi o polacchi, cittadini/e ungheresi: una narrazione, questa, a cui la stampa tedesca ha immediatamente prestato i propri megafoni. Dietro tutte queste definizioni ingannevoli compaiono, invece, il membro di una gruppo musicale nazista ungherese solito posare online sfoggiando con evidente orgoglio i suoi tatuaggi del Klu Klux Klan e con il numero 88, un frequentatore abituale tedesco di concerti ed eventi nazisti, i sostenitori del partito nazista polacco “Ruch Narodowy” (“Movimento nazionale”) e un membro di spicco della “Légió Hungária” (“Legione ungherese”). Ricordiamo che proprio la Légió Hungária è una delle più consistenti realtà co-organizzatrici del “Giorno della Memoria”. In questo contesto, alcun* antifascist* italian* e tedesch* sono stat* arrestat* e accusat* degli attacchi subiti dai neo-nazisti di cui sopra. Dal febbraio dello scorso anno, due degli anti-fascist* – Ilaria dall’Italia e Tobi dalla Germania – sono in carcere. Il processo contro di loro e un antifascista tedesco, anch’egli arrestato a Budapest, è iniziato a gennaio. Da allora anche 10 persone sono ricercate con mandato di cattura. Maja, arrestat* a Berlino nel dicembre 2023, è attualmente in detenzione preventiva a Dresda. Rischia un’imminente estradizione. L’antifascista Gabriele, anch’egli arrestato nell’ambito della repressione di Budapest, è agli arresti domiciliari in Italia, in attesa di un pronunciamento dell’autorità giudiziaria sull’estradizione. Questo grazie a un ampio movimento che si batte anche per Ilaria e Gabriele in Italia. In Germania, invece, non c’è un’ampia solidarietà. Ora dobbiamo iniziare ad aumentare la pressione per impedire che l* militant* antifascist* imprigionat* e ricercat* vengano estradat* in Ungheria e lì processat*. Quest* compagn* a Budapest siederebbero davanti a giudici che odiano la sinistra e si schierano politicamente con il governo di Viktor Orbán. La mancanza di imparzialità della magistratura ungherese è stata denunciata perfino da Amnesty International e dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Ilaria rischia una pena detentiva che può arrivare fino a 16 anni. La mancanza di imparzialità della magistratura ungherese è stata oggetto di denuncia anche da parte di Amnesty International e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Ilaria rischia una pena detentiva fino a 16 anni. Se Maja o altr* antifascist* verranno estradat*, potrebbero rischiare fino a 24 anni di carcere e una detenzione preventiva che può essere estesa quasi all’infinito. Ilaria ha raccontato di essere stata rinchiusa per 23 ore in una cella di appena tre metri quadrati e mezzo, di aver sofferto di malnutrizione e di condizioni igieniche disperate, di aver trovato topi, scarafaggi e cimici nelle celle e di aver patito condizioni di permanenza insalubri a causa di una ventilazione insufficiente in estate e di un freddo estremo nei rigidi mesi invernali. Perché non vogliamo che i nostri compagni e amici trascorrano più di dieci o venti preziosi anni della loro vita in una prigione di Budapest, dobbiamo agire. E dobbiamo farlo ora! Possiamo farlo solo come movimento e, soprattutto, solo se la nostra protesta assumerà un carattere più spiccatamente internazionale. Ciò che più manca è un movimento di solidarietà ampio e collegato in rete, in grado di esercitare la pressione necessaria a livello internazionale, ma soprattutto europeo, per impedire l’estradizione de* antifascist* e lottare per il loro rilascio. Facciamo quindi un primo passo: agire il 18 marzo e anche nel periodo precedente! Dal 1923, il 18 marzo è la “Giornata internazionale di aiuto ai prigionieri politici” e questa data è sempre più sentita nei Paesi di lingua tedesca. Questa data cade vicina a un altro appuntameento caro all’antifascismo: il 16 marzo cade l’anniversario della “notte nera di Milano”, riportando alla nostra memoria politica il giorno in cui, nel 2003, il compagno antifascista Davide Cesare detto DAX fu assassinato da mano fascista. In occasione di questa importante giornata di memoria e di lotta all’interno del movimento antifascista italiano, la manifestazione in memoria di Dax e in programma per questo 2024 scende in piazza per chiedere la liberazione degli antifascisti imprigionati. Contestualizziamo le nostre azioni e le nostre lotte e rendiamo chiare le nostre richieste al di là dei confini nazionali: Libertà per Ilaria, Maya, Tobi e Gabriele! Nessuna estradizione verso l’Ungheria per le persone antifasciste accusate! #NOEXTRADITION Rimpatrio immediato de* detenut*! Diritto a un processo giusto per tutt* l* antifascist* coinvolt*! Attiviamoci: – facciamo graffiti, siamo creativ*! – organizziamo presidi sotto le ambasciate e gli istituti culturali in Germania, Italia e Ungheria – organizziamo azioni – scattiamo fotografie con scritte per la richiesta della liberazione de* compagn* arrestati e contro l’estradizione. Per le azioni via social, si raccomanda di usare i seguenti hashtags: #noextradition #freeallantifas #freethebudapesttwo Twitter: