2003*2018
15 ANNI DI FOA BOCCACCIO.
Atto primo
16|17 NOVEMBRE 2018
FOA Boccaccio 003, via Rosmini 11, Monza
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Oggi come ieri, il progetto che intendiamo portare avanti si propone obiettivi ben precisi: vogliamo riqualificare e restituire ad uso sociale un’area abbandonata ormai da molti anni, lasciata in mano esclusivamente al degrado e agli spacciatori, per riconsegnarla alla cittadinanza. Vogliamo promuovere iniziative che partono dal basso, dando la possibilità di organizzare concerti, mostre, conferenze o laboratori senza dover far fronte a spese impensabili o a interminabili procedure burocratiche, reali ostacoli alla libertà di espressione. Vogliamo opporci a quella crisi culturale e sociale che ormai da troppo tempo investe la nostra città, i cui valori dominanti sono ormai dettati dalla logica del guadagno, sempre più all’insegna della precarietà, sul lavoro come nella vita, creando uno spazio in cui promuovere giustizia sociale, integrazione e salvaguardia dei diritti.
Tutto questo nel nome dell’autonomia da partiti e dell’autogestione.
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15 novembre 2003
Fabbrica Occupata Autogestita Boccaccio 003
via Boccaccio 6, Monza
Uno sguardo al calendario e i conti sono presto fatti: il 15 novembre 2003 occupavamo l’ex tintoria di via Boccaccio 6 e nasceva l’esperienza della Fabbrica Occupata Autogestita Boccaccio 003. Da allora un ininterrotto percorso collettivo si è sviluppato attraverso innumerevoli vicende umane e politiche, fino ad oggi.
15 anni scanditi dal ritmo imperfetto e irregolare, ma autentico, dell’autorganizzazione e dell’autogestione.
15 anni durante i quali ha preso forma un progetto politico unico nel sempre più difficile territorio brianzolo, un intreccio di pratiche e contenuti capace di rinnovarsi nel tempo e desideroso di ritagliarsi costantemente il proprio ruolo in città (e non solo).
Percorsi di lotta dedicati ad antifascismo, antirazzismo, casa, lavoro, migrazioni, carcere, grandi opere e grandi eventi, cause internazionaliste; migliaia di iniziative costruite dal basso declinando i più disparati linguaggi, dalla musica al teatro, dal cinema allo sport popolare.
Ma soprattutto volti, storie, compagni e compagne, un patrimonio inestimabile di relazioni, complicità ed esperienze condivise che, nella sua dichiarata eterogeneità, ha definito giorno dopo giorno la nostra identità antagonista.
Gli sgomberi, le manovre repressive e le gogne mediatiche che hanno segnato la nostra esperienza non sono mai riuscite a minare la continuità del progetto che, come una fenice, è sempre stato in grado, con determinazione, di rilanciarsi anche nei momenti di maggiore difficoltà.
Parlare di 15 anni di FOA Boccaccio non è quindi cosa semplice e non ci interessano racconti autocelebrativi: piuttosto crediamo utile, in questi tempi contraddistinti dall’egemonia dell’istantaneo e in cui la memoria sembra aver perso valore, recuperare insieme il senso profondo dell’esperienza condivisa, dei processi di cambiamento, delle vittorie e delle sconfitte. Emergeranno stimoli, idee e suggestioni per vivere il presente e, soprattutto, proiettare il nostro operato in una dimensione futura.
Con queste due giornate di novembre inauguriamo quindi questo percorso “retroprospettico”, un primo atto di un più ampio ciclo di iniziative che attraverseranno gli spazi di via Rosmini e la città fino al 25 aprile 2019.
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