IL BOCCACCIO NON SI TOCCA

IL BOCCACCIO NON SI TOCCAscatta l’operazione scacco alla regina



Il Boccaccio vive in queste settimane una reale minaccia di sgombero e vuole lanciare un messaggio molto chiaro alla cittadinanza e a chi ha intenzione di cancellare più di quattro anni di storia con un colpo di mano: come esperienza di socialità e politica dal basso, IL BOCCACCIO NON SI TOCCA.


 
Il futuro inizio dei lavori di messa in sicurezza degli stabili rappresenta soltanto un pretesto che nasconde un chiaro attacco politico, ed è su questo terreno che vogliamo rispondere.
 
Lotta alla precarietà, antifascismo, lotte accanto ai migranti o per il diritto alla casa hanno costituito il collante sociale che ha fatto del Boccaccio una risorsa per la cittadinanza intera. Anche grazie agli interventi sempre più frequenti, alle iniziative che partono dal Boccaccio per inondare la città, queste lotte e rivendicazioni si stanno radicando sempre più nel territorio monzese: per questo fanno  paura a chi ha fatto del razzismo e della lotta all’immigrato il proprio credo politico, a chi copre, appoggia e sostiene quei gruppi di estrema destra che tentano di conquistare terreno nella nostra città sotto le mentite spoglie di associazioni culturali, a chi fa della legalità, della sicurezza e del controllo sociale una bandiera da
sventolare demagogicamente, o ai palazzinari di turno, che sull’area del Boccaccio vedono la possibilità di grandi speculazioni edilizie.
 
La potenza aggregativa del Boccaccio si misura nelle migliaia di ragazzi, studenti e lavoratori che attraversano ogni settimana le iniziative promosse dentro e fuori il nostro spazio: sempre più persone e giovani si avvicinano ad uno spazio che promuove concerti, mostre, spettacoli teatrali e iniziative culturali di alto livello.
Per non parlare della manifestazione del 10 febbraio e della partecipazione alla MayDay che hanno portato in piazza a Monza e Milano migliaia di persone. E questo evidentemente fa paura ad una giunta xenofoba ed intollerante.
Sul piano delle tecniche autogestione e autoproduzione, senza alcuna logica di profitto, sono stati gli
strumenti più adeguati per mettere in atto ogni tipo di progetto.
 
Più di quattro anni di attività costituiscono un patrimonio politico e umano significativo, che condividiamo con le tante realtà che hanno attraversato i nostri spazi e collaborato ai nostri progetti. Il Boccaccio non è infatti composto solo dal collettivo di gestione: il Boccaccio sono gli artisti che si esibiscono da tutto il mondo, che provano gratuitamente nella sala teatrale, che collaborano alla vita dello spazio.
Il Boccaccio sono le associazioni del territorio che si riuniscono nei nostri locali, i loro progetti (sportivi, sociali, culturali) di portata anche nazionale e internazionale.
Il Boccaccio sono le lotte che accendono il nostro territorio.Il Boccaccio è una risorsa per questa città.

E il Boccaccio in città ci resterà, perché fa indissolubilmente parte di questo territorio.
 
Nella città di Teodolinda, per dare il massimo della visibilità al nostro operato lanceremo un fitto calendario di iniziative, una vera e propria campagna di rilancio che abbiamo definito SCACCO ALLA REGINA: una serie di attività dentro e fuori dal Boccaccio che coinvolgerà migliaia di persone e fornirà una risposta concreta ed inequivocabile a chi pensa di soffocare la più importante esperienza politica e di aggregazione cittadina.
 
We still feel like rioting

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