Sciopero europeo!

14 NOVEMBRE – SCIOPERO GENERALE EUROPEO


Ritrovo generale monzese ore 8:30 Arengario per andare tutti insieme a Milano.

Presidio Zucchi ore 8:00 sotto scuola.

Basta con l’austerity, vogliamo fondi reali per la scuola e non manovre europee che taglino il welfare.


Il 14 Novembre torneremo di nuovo nelle piazze come studenti per affermare che un altro sistema, un’altra economia, un altro mondo è possibile.

Non possiamo più accettare un sistema che prevede come unica ricetta a questa crisi continue manovre di austerità che impoveriscono ancora di più quei servizi sociali che negli anni sono stati già tante volte tagliati.
Il regime dell’ “Austerity” dettato dalla BCE e dalla Trokia serve solo a salvare un sistema che sta implodendo su se stesso e le stesse banche che ne hanno causato il crollo, speculando sulle nostre vite e ponendo al centro della vita dello stato l’economia al posto del cittadino.
Il 14 scendiamo in piazza in tutta Europa al fianco dei greci, degli spagnoli, dei francesi, degli irlandesi e dei portoghesi.

Queste manovre sono le stesse che vanno a toccare il servizio pubblico fondamentale per noi giovani: la scuola. La scuola è sotto attacco: i continui tagli all’istruzione stanno rendendo le nostre scuole sempre più povere e negli ultimi giorni sono arrivati i messaggi da parte delle province che avvisano che spegneranno i caloriferi degli istituti superiori se non avranno abbastanza soldi per il loro riscaldamento; la richiesta di portare l’orario settimanale dei professori da 18 a 24 ore è la prova di come in nome della crisi si stia calpestando l’importanza della qualità dell’istruzione nel nostro paese.

Vogliamo scuole con saperi liberi, non scuole aziendali come quelle previste dal Progetto Di Legge Aprea; una manovra che punta all’eliminazione della democrazia scolastica attraverso la sostituzione del Consiglio D’Istituto con il Consiglio D’Autonomia, alla privatizzazione della scuola pubblica con la partecipazione economica e gestionale dei privati.

Vogliamo una legge regionale che garantisca fondi alla scuola pubblica mentre oggi in Lombardia l’80% del denaro finalizzato all’istruzione viene dato come ”bonus” alle scuole private.

Le pessime condizioni dell’edilizia scolastica non sono altro che la conseguenza di queste politiche di tagli all’istruzione. Le scuole della provincia di Monza e Brianza vivono situazioni insostenibili per esempio, il Liceo Zucchi ha porte anti-panico, essenziali per gli studenti, che non funzionano da più di un anno; il Liceo Porta ha una succursale con numerose crepe e la sede non vive situazioni migliori avendo numerose infiltrazioni d’acqua e buchi nel campo esterno; l’unica soluzione per l’ISA è stata smistare in varie scuole le classi che prima avevano sede nell’edificio dell’ex-borsa non permettendo così agli studenti di poter usufruire dei laboratori; infine il Liceo Frisi ha numerose finestre rotte e parti interne da restaurare.

Il caro-libri grava ogni anno sulle nostre spese; vogliamo che si introduca all’interno delle scuole il comodato d’uso.

Il caro-trasporti è in continuo aumento: in un anno il costo del trasporto pubblico è aumentato del 40% e questo servizio è essenziale per noi studenti abitando spesso lontano dagli istituti ed avendo i genitori che lavorano. Vogliamo maggiori sconti per gli studenti; il ritiro della ”convalida dello studente” che non è altro che una sovra-tassa per gli alunni; chiediamo il biglietto unico per la provincia di Monza e Brianza e di poter portare gratuitamente le biciclette sopra ai treni.

Chiediamo che i fondi stanziati per grandi opere inutili e dannose per l’ambiente e l’erario pubblico, quali TAV, TEM e Pedemontana, siano spostati come sussidi alla scuola pubblica.

Non accettiamo di esser destinati ad una vita precaria, ad una scuola precaria con un’edilizia precaria.
Non accettiamo misure che non puntano alla crescita del paese ma solo all’abbassamento della qualità sei servizi pubblici.

Non accettiamo che venga sminuita la qualità della scuola pubblica e che, invece, vengano aiutate le scuole paritarie.

Noi questa crisi non la paghiamo.

Per la scuola e per il futuro il 14 Novembre scendi in piazza.


“Dal nostro rifiuto cresce la lotta.”


Collettivo Compost

Collettivo Jan Palach Zucchi

Collettivo Noor Porta

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