No ai raduni nazifascisti

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Alcune parole su Boreal, raduno fascista organizzato da Forza Nuova

Il suolo, il sangue, la cultura.

Vantati, reclamati. Come immutabili, come di proprietà, come escludenti.

Da qui la xenofobia, il razzismo, la struttura del proprio percorso politico che dà anche la struttura al proprio corpo: ossa e muscoli costretti a guardare per terra, senza mai alzare gli occhi al cielo, simbolo di libertà. Come avere il muso nella polvere. Abbiamo pietà per quegli esseri viventi che la natura ha così modellato; ma non l’abbiamo per esseri umani che da queste caratteristiche traggono odio per quello che sentono diverso.

Questa la loro natura. E questi gli attori: neofascisti, neonazisti, cattolici ultraconservatori.

E tra questi un certo Roberto Fiore, esponente di punta del neofascismo europeo dagli anni ’80, capo di Forza Nuova, implicato a vario titolo in omicidi, stragi ed economia sovversiva. Fuggitivo, imprenditore, capitalista.

E molte sigle della destra estrema europea di oggi. Una marmaglia insopportabile. E nonostante questo, spesso perfettamente inserita nei gangli del potere -pubblico, privato, religioso- e della società, : si danno parole d’ordine roboanti, ma sono strutturalmente e storicamente asserviti a chi li finanzia e a chi dà loro la moneta sonante che, come i sassolini di Hansel, disegna il loro cammino politico.

Uguali a Fiore, o desiderosi di esserlo, sono quelli che interverranno al raduno che Forza Nuova sta organizzando per il 12-13-14 settembre da qualche parte intorno a Milano (in questi giorni si sta diffondendo una voce relativa a un posto sul Lago di Como). Una kermesse nera e cupa, omofoba e razzista, che mira a coinvolgere centinaia di persone da tutta Europa. Ma anche una kermesse debole, evidentemente, e paurosa, visto che solo alla vigilia si saprà esattamente il luogo in cui avverrà.

 

Parallelamente sta montando lo sdegno e la rabbia di soggetti di movimento, associazioni, comitati, partiti politici e singoli che ricordano la nostra storia antifascista e la ripropongono oggi. Agendo in prima persona, ma anche sottolineando l’incostituzionalità di certi soggetti politici e, al contempo, ricordando la debolezza che affronta oggi in Italia l’estrema destra, umiliata nelle ambizioni politiche dai risultati elettorali di febbraio e dalla incapacità dei suoi esponenti politici.

Un’estrema destra però che resta pericolosa anche per il suo farsi liquida, nel tentativo che soggetti come Forza Nuova fanno per allargare i loro discorsi al sociale, ai diritti, ai beni comuni.

Riprendendo il testo del movimento antifascista milanese uscito in questi giorni, vogliamo ribadire una cosa oltre qualunque analisi: il 12/13/14 settembre la metropoli milanese non dovrà essere macchiata di questa infamia e, come antifasciste e antifascisti, siamo pronti a riversare sul territorio iniziative antirazziste e antifasciste anche orientate a impedire la presenza di questi loschi figuri e della loro propaganda di odio. Tutto ciò avviene tra l’altro in occasione dell’anniversario dell’omicidio razzista di Abba Abdoul Guibre, giovane abitante di questa metropoli meticcia. Era il 14 settembre 2008 e l’odio razzista, che mostrò in quell’occasione la sua faccia più feroce, non rimase senza risposta a Milano, città Medaglia d’Oro della Resistenza, che fu solidale e pronta nel ribadire un secco e chiaro rifiuto a qualsiasi forma di razzismo, fascismo e xenofobia.

 

Per tutto questo esigiamo l’immediata cancellazione di quest’appuntamento detestabile.

E se questo incontro rimanesse infaustamente confermato la nostra risposta sarà netta e decisa.

FOA Boccaccio 003

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