Pubblichiamo un terzo contributo di analisi in vista del corteo di sabato 9.
Viviamo in tempi di guerra e come sempre in questi frangentiin cui si devono serrare i ranghi e zittire form di dissenso possibile, il primo nemico da combattere è quello interno.
Stampa e politiciamano strumentalizzare e utilizzare la favoletta sempre più insicuri e cittadino costantemente messo in pericolo da un crimine incontrollabilecui si può porre rimedio soltanto aumentando le pene e il controllo, unica forma di gestione di un ordine sociale sempre più traballante.
, esprimere la propria opinione e il proprio disaccordo, lottarecontro il dominio tecnocratico, espon a una repressione sempre più massiccia e diffusauella che era a quotidianità di chiunque politica conflittuale diventa materia di tribunale.L’unica divergenza ammessa è quella che rispetta le regole che, grandi masse, del potere
A Monza, l giunta non fa alcuna eccezione, situandosi in piena continuità con la precedente per quanto riguarda la politica securitaria e la narrazione della sicurezza. fatto anche meglio dprecedente, sgomberandoci per ben volte in mesi con la scusa della presenza di amianto e dell’ammaloramento degli edifici
un processo per occupazione via Timavo la nostra esperienza politica, un escamotage sempre più utilizzato dalle procure ridurre ad atto criminale un’attività ventennale di politica, autogestione e lott sul territorio.
Non sarà certo questo processo, né gli altri che ci troviamo ad affrontare o che affronteremo, tanto meno gli sgomberi in successione fine alla nostra esperienza e alla nostra voglia di lottare
con dalla repressione dello Stato!