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CRITICAL MASS. Tra le ferite aperte di Monza
Confermato l’appuntamento con la CRITICAL MASS di sabato. Comprovate esigenze di lotta ci inducono a perseverare nel percorso di denuncia delle emergenze sociali e ambientali che gravano sulla città. In nessun modo i divieti del lockdown possono costituire un deterrente nel prendere parola su questioni urgenti e vitali, proprio in relazione ai temi del benessere e della vivibilità di Monza. Vi attendiamo quindi super puntuali alle 16 in piazza Castello. Partiremo senza ritardi così da evitare inutili attese e assembramenti.
Sabato 7 novembre 2020 -Monza
Ritrovo ore 16.00 – piazza Castello (Binario 7)
CRITICAL MASS
Tra le ferite aperte della città.
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Sono tempi in cui il tema della salute è sulla bocca di tutti.
Crediamo tuttavia che sia innanzitutto l’ambiente in cui abitiamo a determinare le condizioni di benessere (o malessere) delle persone.
Monza da questo punto di vista come sta?
Male, malissimo.
Viviamo in una città soffocata dal cemento, dal traffico, e, prima del virus, l’emergenza si chiamava pm10.
Eppure qualcuno vuole costruire ancora. Ovunque in città sono in arrivo cantieri e palazzine, intere aree verdi rischiano di essere cancellate.
Monza è poi la città in cui i cinema diventano centri commerciali, in cui le piazze vengono privatizzate, invase da tavoli e dehors, in cui i luoghi di libera aggregazione vengono costantemente sottoposti a divieti e repressione.
Il governo del territorio snatura spazi comuni, devasta le relazioni comunitarie, favorisce la disgregazione sociale.
Assessori e palazzinari: si siedono al tavolo e scrivono regolamenti urbanistici, disegnano varianti, si stringono le mani e si intascano i soldi.
La grande truffa della “rigenerazione urbana”, dell’imprenditoria “green”, della “smart city” nasconde logiche di profitto e di controllo tossiche per il territorio e per le nostre abitudini di vita.
Il punto di non ritorno si avvicina sempre più e ci sentiamo chiamati in causa nel mettere a fuoco questa emergenza.
Il 7 novembre ci faremo quindi un giro rivendicando un modello di città completamente diverso, libero dalle ossessioni di profitto, accessibile, ecologista.
Bici, skate, monopattini: vieni come vuoi, ma vieni. Ci divertiremo.
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Verso la Critical Mass del 7 novembre
Giovedì 29 ottobre, ore 19, FOA Boccaccio 003, via Rosmini 11, Monza
ASSEMBLEA APERTA: costruiamo insieme la critical mass del 7 novembre a Monza!
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Nel frastuono mediatico causato dalla pandemia non ci dimentichiamo che per stare bene dobbiamo innanzitutto abitare in città vivibili, in cui libertà e benessere non possono essere subordinati alla legge del denaro e degli interessi privati. Monza che tipo di città è oggi? Ma soprattutto, che città rischia di diventare domani? Quali sono le ferite aperte nei nostri quartieri? Rispondere oggi a queste domande è importante per trovare insieme il modo di salvaguardare spazi di libertà, sane abitudini di aggregazione, angoli verdi in una città soffocata dal cemento, dalla paranoia securitaria, dalla mercificazione di tutto. La critical mass del 7 novembre vuole essere un’occasione per mappare il male che ci circonda e raccontare invece quale modello di città abbiamo in mente. Vi aspettiamo quindi con le vostre idee giovedì 29 per scambiare idee e organizzarci. Fate girare la voce e portate amici e amiche!
+ bici + kaos + liberta’
Iniziativa nell’ambito della mobilitazione contro lo sgombero della FOA Boccaccio.
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Sulla Capanna Monza
Oltre cinquanta persone hanno preso parte alla prima escursione del ciclo CON PASSO OSTINATO. Insieme da Monza a Erve, per poi salire alla Capanna Alpinisti Monzesi, con striscioni e volantini distribuiti ai molti escursionisti presenti sulla via: il racconto della squallida operazione immobiliare che il CAI di Monza vuole attuare sull’area di via Rosmini 11 comincia ad avere eco anche nelle nostre montagne. Decostruendo la retorica del “progetto per i giovani” scritto a tavolino da un manipolo di ultrasessantenni si mette in evidenza il vero obiettivo dell’operazione, ossia mettersi in tasca una montagna di soldi. IL BOCCACCIO NON SI TOCCA!
Agenda d’autunno
Nella partecipata assemblea di mercoledì 14 ottobre contro lo sgombero del Boccaccio è stato discusso e ufficializzato un primo calendario di mobilitazioni cittadine. Vogliamo portare per le strade di Monza le istanze e le rivendicazioni che animano lo spazio sociale di via Rosmini 11, ma non solo. Vogliamo costruire queste iniziative con chi, come noi, pensa che la città in cui viviamo sia soffocata da una Giunta ultra-repressiva, che governa a colpi di ordinanze e divieti. Con chi, come noi, odia quel manipolo di speculatori palazzinari che sta dando il colpo di grazia a Monza, progettando su decine di aree la costruzione di torri e palazzi, portando nuovo traffico, tossicità e affollamento. Con chi, come noi, crede che la pandemia stia mettendo in ginocchio fasce di popolazione sempre più ampie e che sia urgente autorganizzarsi nel supporto delle reti di solidarietà.Con chi, come noi, pensa che in questo contestoun luogo di libertà e autogestione in cui da vent’anni si praticano politica dal basso e aggregazione slegata da profitto sia un patrimonio irrinunciabile, da difendere in maniera determinata. Appuntatevi le date e seguite gli aggiornamenti, ma soprattutto siateci! Vi aspettiamo.
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Giovedì 29 ottobre 2020, ore 19, FOA Boccaccio 003
ASSEMBLEA APERTA per la costruzione della critical mass del 7 novembre
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Sabato 07 novembre 2020
CRITICAL MASS tra le ferite aperte della città di Monza
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Sabato 21 novembre 2020
CORTEO contro lo sgombero del Boccaccio
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Con passo ostinato
CON PASSO OSTINATO
Ciclo di iniziative sull’idea di montagna e libertà.
Contro lo sgombero del Boccaccio e l’affarismo spregiudicato del CAI di Monza.
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Giovedì 22.10.2020 h 20.30 FOA Boccaccio 003
SENTIERI PROLETARI. Storia dell’Associazione Proletari Escursionisti
Presentazione a cura dell’autore Alberto “Abo” Di Monte
A seguire introduzione alle attività dell’APE Milano
Domenica 25.10 ritrovo h 7.30 FOA Boccaccio 003
GITA ALLA CAPANNA ALPINISTI MONZESI
Partenza da Erve (559 mt.) h 9.00 Arrivo previsto al Rifugio (1173 mt.) h 11.30
Per chi vuole possibilità di raggiungere il Rifugio Azzoni in cima al Resegone (1860 mt.)
Pranzo al sacco / Escursione adatta a tutte e tutti
A causa delle sempre più disperate misure liberticide e repressive con
cui il governo vuole coprire il disastro sociale ed economico verso cui
ci stanno portando, siamo costretti, nostro malgrado, ad annullare la
presentazione della rivista Nunatak e le successive iniziative del ciclo in programma.
Giovedì 5.11 h 20 FOA Boccaccio 003
NUNATAK: RIVISTA DI STORIE, CULTURE, LOTTE DELLA MONTAGNA
Presentazione a cura della redazione della rivista
A seguire presentazione di Trùc (escursionismo politico)
Domenica 08.11 ritrovo h 9 FOA Boccaccio 003
GITA AL RIFUGIO BOGANI
Partenza da Esino Lario, parcheggio per Via della Ganda (1440 mt.) h 10.45
Arrivo previsto al Rifugio (1.816 mt.) h 12.30
Portare acqua e pranzo al sacco (non è presente acqua potabile)
Escursione adatta a tutte e tutti
Venerdì 13.11 h 20 FOA Boccaccio 003
THE MILKY WAY. Nessuno si salva da solo (Ita/Fr 2020)
Proiezione e a seguire dibattito con il regista Luigi D’Alife
Ambientato sulle montagne tra Claviere e Monginevro descrive la storia di solidarietà degli abitanti e dei pericoli affrontati dai migranti, raccontata attraverso scorci di vita e graphic novel animate sullo sfondo del mondo di montagna nella consapevolezza che, qui come in mare, nessuno si lascia da solo.
Giovedì 19.11 h 20 FOA Boccaccio 003
RESTANZA IN MONTAGNA. Come resistere al cambiamento climatico
Incontro e dibattito con l’antropologa Michela Zucca
Tutte le iniziative sono a partecipazione gratuita
FOA Boccaccio 003 / via Rosmini 11, Monza
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Sempre più spesso accade che per provare a sgomberare uno spazio sociale si debbano inventare motivi “socialmente accettabili”.Per imporre le proprie ragioni, il potere di turno ha bisogno di legittimare lo sgombero non solo attraverso la consueta retorica legalitaria, ma ad esempio millantando progetti di inclusione per categorie svantaggiate o facendo leva sulla riconversione green delle aree. Ovviamente si omette senza vergogna di ricordare che chi si professa oggi neoambientalista o paladino dell’inclusione sociale sia la stessa persona che fino a ieri ha cementificato le nostre città, reso l’aria irrespirabile, aumentato le disuguaglianze e che si arricchisce giostrandosi quotidianamente tra un’operazione immobiliare e l’altra.
Anche a Monza stiamo assistendo a questo fenomeno: in una città governata da una Giunta ultra legalitaria e repressiva, che tuttavia non è riuscita a scalfire l’esperienza autogestita della FOA Boccaccio, è infatti un “progetto all’avanguardia” firmato dai progettisti del CAI di Monza a minacciare l’esistenza del centro sociale.
Acquistata l’area di via Rosmini 11 è in programma la costruzione di una palestra di arrampicata che vuole essere un polo di attrazione per tutti gli amanti della montagna…a Monza!
Insomma, se i giovani non vanno alla montagna, si costruisce una montagna finta in città: questa la strategia per svecchiare l’associazione.
Per farlo, oltre a voler sgomberare l’unico spazio in città in cui i giovani veramente fanno politica, cultura e sport in maniera autogestita e autorganizzata nel solco di un’esperienza ventennale, minacciano di distruggere un campo da calcio storico per la città e procedere con la consueta colata di cemento.
Noi non staremo a guardare come spettatori passivi che questo teatrino si svolga in silenzio: oltre ad opporci allo sgombero, denunciare la pochezza politica di chi vorrebbe governare questa città, smascherare le logiche per cui le aree edificabili vengono svalutate e scambiate per pochi soldi al fine di generare grandi profitti, continueremo a produrre conflitto e autorganizzazione, denunciando ogni tentativo di lavarsi la coscienza con suddetti progetti sportivi da parte del CAI e di chi vorrà speculare sull’area di via Rosmini.
Con il ciclo CON PASSO OSTINATO racconteremo con le voci di collettivi, sportiv*, scrittor*, antropolog*, regist* cos’è per noi la montagna: non solo uno stereotipo da cui estrarre profitti idealizzandone alcune caratteristiche o, peggio ancora, un territorio da devastare in nome del capitale, ma un luogo di resistenza, di conoscenza di sè, di scambio di saperi e di comunità, da amare e rispettare in una logica di complementarietà e resistenza.
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ZiDima Release Party
Fuoco, chitarre distorte, un testo che parla di ostinazione e battaglie quotidiane.
Non è quindi un caso che VALE, il nuovo videoclip degli amici ZIDIMA, sia ambientato in Boccaccio.
Buona visione, vi aspettiamo venerdì al release party del nuovo disco “Del Nostro Abbraccio Ostinato In Questa Crepa In Fondo Al Mare”.
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“L’album racconta le storie, le inquietudini e le scelte di persone con cui siamo entrati in contatto, da qui la scelta di intitolare le sette canzoni del disco con i loro nomi.
Il video di Vale è stato ideato, interpretato e realizzato con i ragazzi e le ragazze del centro sociale Foa Boccaccio di Monza, per noi un vero rifugio e luogo del cuore. Frequentiamo questo posto da quasi dieci anni, lì abbiamo allestito la nostra sala prove, e su quei palchi abbiamo vissuto i concerti più emozionanti. Ma al di là delle opportunità che come band il Boccaccio ci ha riservato, ci piaceva l’idea di omaggiare e celebrare le persone che lo animano, per ricambiare tutto il calore ricevuto in questi anni, ancora di più in un momento delicato come questo, con una nuova minaccia di sgombero alle porte. La canzone rappresenta una sorta di inno a questi bellissimi combattenti moderni, e quando abbiamo pensato all’ideazione di un video, ci siamo naturalmente rivolti a chi queste battaglie le affronta quotidianamente. Appena abbiamo avuto modo di vedere il primo montaggio, abbiamo immediatamente riconosciuto in questi volti e in questi occhi quella passione viva e ostinata che è un po’ la tematica principale del disco. Una passione che li accompagna da tempo, e che cercheremo anche noi di portare sempre addosso, comunque sia andata o andrà”.
Il video di Vale è stato ideato, interpretato e realizzato con i ragazzi e le ragazze del centro sociale Foa Boccaccio di Monza, per noi un vero rifugio e luogo del cuore. Frequentiamo questo posto da quasi dieci anni, lì abbiamo allestito la nostra sala prove, e su quei palchi abbiamo vissuto i concerti più emozionanti. Ma al di là delle opportunità che come band il Boccaccio ci ha riservato, ci piaceva l’idea di omaggiare e celebrare le persone che lo animano, per ricambiare tutto il calore ricevuto in questi anni, ancora di più in un momento delicato come questo, con una nuova minaccia di sgombero alle porte. La canzone rappresenta una sorta di inno a questi bellissimi combattenti moderni, e quando abbiamo pensato all’ideazione di un video, ci siamo naturalmente rivolti a chi queste battaglie le affronta quotidianamente. Appena abbiamo avuto modo di vedere il primo montaggio, abbiamo immediatamente riconosciuto in questi volti e in questi occhi quella passione viva e ostinata che è un po’ la tematica principale del disco. Una passione che li accompagna da tempo, e che cercheremo anche noi di portare sempre addosso, comunque sia andata o andrà”.
Assemblea aperta CONTRO LO SGOMBERO DELLA FOA BOCCACCIO
Mercoledì 14 ottobre 2020, ore 21, via Rosmini 11, Monza
Assemblea aperta
CONTRO LO SGOMBERO DELLA FOA BOCCACCIO
Il rischio di uno sgombero a inizio 2021 è reale ed è giunto quindi il momento di immaginarsi insieme un solido percorso di resistenza che sappia rendere concreta l’unica nostra grande certezza: noi da qui non ce ne vogliamo andare!
Chiamiamo quindi a raccolta la varia e vivace comunità umana e politica che ha a cuore le sorti della FOA Boccaccio 003 per fare il punto della situazione e scambiare opinioni e proposte per organizzare nei prossimi mesi una risposta efficace alle minacce di sgombero.
Come ben sapete, l’area di via Rosmini è stata acquistata da alcuni imprenditori locali e dalla sezione monzese del CAI con l’obiettivo di collocarvi il progetto QUOTA 162.
Senza entrare nel merito del progetto, completamente slegato dalle esigenze del territorio, abbiamo nel tempo sottolineato che in una città piena di decine di aree abbandonate e in disuso, scegliere di acquistare via Rosmini 11 significava mettere consapevolmente a repentaglio l’esperienza del Boccaccio. Così è stato: gli imprenditori del mattone si sfregano le mani di fronte al regalo della Federcalcio (ridicola infatti la cifra di acquisizione dell’area) e alla compiacenza di una Giunta pronta a fare carte false pur di accelerare i tempi di uno sgombero.
Con la nuova proprietà abbiamo poi chiarito che non esiste alcuno spazio di mediazione di fronte a uno sgombero: fin da subito è stato ribadito che nessuno avrebbe potuto comprarci.
Non ci interessano soldi, posti di lavoro, e compromessi di alcun genere.
Il valore dell’esperienza autogestita che da quasi vent’anni opera sul territorio di Monza e Brianza non si può barattare in alcun modo e questa consapevolezza deriva da ciò che negli anni abbiamo saputo costruire insieme a tutti/e voi, nelle innumerevoli attività che hanno animato e tuttora animano gli spazi di via Rosmini.
Il valore di questa esperienza si sviluppa quotidianamente nelle iniziative più diverse, che giorno dopo giorno scrivono la storia di un laboratorio in cui si sperimentano pratiche uniche per il territorio. Chi legge questo testo indubbiamente le conosce bene, le apprezza, le alimenta e sa esattamente quanto siano oggi indispensabili, sia in relazione alla lacerante crisi globale, sia al clima repressivo e soffocante della Monza targata Allevi.
È tempo che ciascuno/a di noi porti il proprio granello di sabbia per inceppare la macchina dello sgombero.
Vi aspettiamo mercoledì 14 ottobre alle ore 21 per aggiornarci, scambiare idee e proposte!
FOA Boccaccio 003
MNZ UNDERGROUND FESTIVAL
MNZ UNDERGROUND FESTIVAL
Dalle ore 16:00 presso la F.O.A. Boccaccio 003 (Via Rosmini 11, Monza).
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LA FESTA / LeCittàSottili
A quasi cinque anni dall’ultima edizione del Festival Zenobia, il collettivo artistico LeCittàSottili torna operativo, rinnovando il proprio impegno nella divulgazione delle arti performative all’interno degli spazi sociali metropolitani. Per farlo sceglie la FOA Boccaccio con i suoi molteplici spazi scenici e si concretizza così LA FESTA, una sorta di rito collettivo che fa da preludio a Zenobia #5, il festival che prenderà forma nella primavera del 2021.
Vi aspettiamo!
E’ inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere la città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati.
Italo Calvino, Le città invisibili
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Sabato 26 settembre 2020 / FOA Boccaccio 003 / via Rosmini 11 / Monza
LeCittàSottili presentano
LA FESTA
Il rito della gioia e della festa per ricontattare le danze, la bellezza, la musica, come preludio del Festival che verrà.
19:00 Apertura
20:00 Cena all’aperto (prenotazioni entro venerdì 25 scrivendo a lecittasottili19@gmail.com)
Durante la cena “Vivere bene senza lo yoga” Reading musicale con Pleto voce / Graffo suoni
21:30 “Tornado di fuoco. Un dono speciale per Giulia” Performance di fuoco e musica di e con Tana
22:00 “Sentimento popolare” Concerto con Camilla Barbarito voce / Alberto Turra chitarra / Ivo Barbieri basso / Alberto Pederneschi batteria
A seguire – Dj set a cura di Dj Aziz
Tutta l’iniziativa si svolgerà all’aperto.
Ingresso con sottoscrizione 5 euro.
Cena + ingresso 10 euro.
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Dance, dance, otherwise we are lost
Pina Bausch
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In piazza per gli spazi liberati
Sabato 19 settembre 2020
ore 15 Piazza Castello / ore 17 Arco della Pace
In piazza per gli spazi liberati
Smascheriamo l’IpocriCity! Siamo città pubblica.
Milano si è fermata. La pandemia ha bloccato i corpi, la vita sociale, la produzione. Ogni certezza ha vacillato, l’ineluttabilità yuppie è stata messa in discussione, ma non è stato come nei film hollywoodiani: nel finale, la sofferenza e la crisi incombente non ci hanno permesso di festeggiare sulle macerie del discorso tossico ben riassunto da #milanononsiferma.
Eppure oggi è un giorno perfetto per dichiarare che c’è una città che si è fermata ma non si è mai arresa. Tant* di noi hanno animato le brigate, le staffette e le colonne della solidarietà. Altr* di voi si sono attivat* per costruire forme alternative di socialità, d’incontro, di mutuo soccorso. Ancora nell’autogestione, nel sindacalismo di base, nelle associazioni, si è tessuta la trama delle relazioni, delle lotte nel lavoro, nel sostegno agli ultimi e alla comunità tutta. Continua a leggere
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