Lettera aperta agli iscritti e alle iscritte della sezione monzese del C.A.I.

Pubblichiamo qui di seguito la lettera aperta agli iscritti e alle iscritte del CAI di Monza distribuita martedì 3 dicembre in occasione dell’assemblea straordinaria convocata dal CAI per votare l’acquisto dell’area di via Rosmini 11, attuale sede del Boccaccio: l’assemblea si è espressa a favore dell’acquisizione dell’area e nel mese di gennaio dovrebbe avvenire il passaggio di proprietà da Federcalcio Servizi a Club Alpino Italiano. Daremo a breve aggiornamenti e valutazioni su quanto accaduto e sugli scenari che ci attendono.

QUALCUNO HA GIA’ SCELTO PER VOI.
E HA FATTO UNA PESSIMA SCELTA.

Lettera aperta agli iscritti e alle iscritte della sezione monzese del C.A.I.

E’ con rabbia e stupore che nelle scorse settimane abbiamo appreso da alcuni vostri associati che la sezione monzese del C.A.I. ha intrapreso una trattativa per acquistare dalla società Federcalcio Servizi l’area di via Rosmini 11, con l’obiettivo di realizzarvi il progetto Quota162 o “Casa della montagna”, la cui collocazione è stata votata anni fa dalla vostra assemblea in via della Lovera, in un’area comunale vuota e dismessa. Continua a leggere

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#regolamentocazzovuoi

Settimana scorsa la giunta comunale monzese ha approvato il nuovo regolamento di polizia urbana. Queste nuove regole dovrebbero mettere fine al terrore e alla violenza che sembra regnino a Monza (altro che Chicago o New York!). In realtà questo non è altro che un ulteriore passo in avanti nel controllo ossessivo del territorio. Incapaci di immaginare che qualche aspetto della vita possa esistere senza essere sottoposto a norme e divieti, sindaco e assessore si giustificano con discorsi in malafede in cui confondono apposta il “decoro” e la “sicurezza”, i pericoli “reali” e quelli “percepiti”.
Da una parte si reprime chi vive tutti i giorni i luoghi della nostra città e dall’altra si impongono divieti semplicemente assurdi come quello di stendere i panni se visibili dalla strada, di bagnare i marciapiedi annaffiando i fiori sul balcone e di camminare sui cornicioni (d’altronde, si sa, Monza è la città di Batman!).​ Intanto, come sempre, in un modo o nell’altro si continuano a punire i più poveri.

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Jineolojî

Quarto tour di presentazione dell’opuscolo di Jineolojî

La jineolojî, la scienza delle donne – o scienza della vita -, si pone come strumento volto a rafforzare la consapevolezza, non solo delle donne ma della società tutta, nel cambio di mentalità necessario a generare nuovi modelli sociali di hev jiyan azad – “vita libera insieme” -, basati sulla liberazione di genere (jin), sulla non prevaricazione rispetto alla natura (jiyan) e sulla libera autodeterminazione dei popoli (azadî). Continua a leggere

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[>>>>monza rebelz party<<<<]

we art rebelz in collaborazione con foa boccaccio presenta :

[>>>>monza rebelz party<<<<]

we art rebelz è un collettivo artistico nato a settembre 2019 a Monza.
riuniamo in un solo gruppo di persone arte musica e cultura da ogni sotto cultura underground della nostra provincia in questo primo party si esibiranno alcuni dei nostri dj e vj per una serata di aggregazione e presa bene!

_ line up

_ double b _ dj set hiphop
( from monza underground / we art rebels) Continua a leggere

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Un normalissimo mostro chiamato C.A.I.

E’ UN “NORMALISSIMO” MOSTRO E SI CHIAMA CLUB ALPINO ITALIANO (CAI)

E’ la sezione monzese del Club Alpino Italiano, supportata dal fiuto affaristico di alcuni imprenditori locali, a voler comprare l’area dove sorge dal 2011 la FOA Boccaccio 003.

LA TRAMA.
Membri del CAI stanno provando a concludere con la Federcalcio (attuale proprietaria) una trattativa di acquisto dell’area di via Rosmini 11 per poi realizzare un progetto chiamato QUOTA 162, o “Casa della montagna” che incorpori anche una nuova sede del CAI.
Di questo si parla da almeno due anni: dato per imminente sia sulla stampa locale che da persone a conoscenza dei fatti, avrebbe dovuto prendere forma in un’area abbandonata di proprietà comunale in via della Lovera, ma evidentemente tra CAI e amministrazione qualcosa si deve essere rotto proprio sul più bello e la questione si è risolta con un nulla di fatto.
E si arriva ad oggi, con il CAI che, perdendosi tra le decine di aree dismesse e abbandonate della città, schiaccia lo stivale proprio sull’area da noi occupata e riqualificata. Un inciampo imperdonabile, se accadesse. E inqualificabile, anche quando questo tentativo di accaparrarsi l’area avvenisse millantando l’apertura alle passioni sportive della città, le possibilità offerte a chi ama gli sport verticali e chissà quale altra retorica offerta a chi è giovane o si sente tale.

NOI.
La realtà esige da noi poche parole, ma chiare: ci sono centinaia di palazzine vuote da scalare. Qualche vostro collega le ha costruite, qualche altra associazione avrà immaginato di entrarci. E’ roba del vostro sacco.
Invece via Rosmini 11 non è vuota e non è da riqualificare: per alcuni è casa, per altri è luogo di passioni e relazioni, di politica e solidarietà; per tutte e tutti è spazio antifascista e antirazzista, aperto ai progetti di affermazione del sé, alle singole tensioni e alle lotte contro il capitalismo, spesso incarnato in questi normalissimi
mostri. Insomma un punto di riferimento per tutto il territorio, in cui si incrociano le strade di migliaia di persone, in larga parte giovani, che si attivano quotidianamente nelle più diverse iniziative politiche, culturali, sportive.

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
E se qualche politico locale pensa che tutto possa serenamente svolgersi tra privati si sbaglia; non ci sarà alcun tentennamento o mediazione: non saremo noi a pagare per l’inadempienza dell’amministrazione comunale né per le urgenze progettuali di chicchessia.
Che questa trattativa di vendita/acquisto si interrompa subito o ciascuno si assumerà le responsabilità delle proprie scelte. La nostra scelta, come già detto, sarà quella di difendere il luogo che abbiamo
occupato nel 2011, salvato dall’abbandono in ogni suo metro quadro e fatto rivivere in maniera autogestita, senza sosta, fino a oggi.

FOA Boccaccio 003
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Il pugile del Duce

La Palestra Popolare Liabeuf con la FOA Boccaccio sono liete di proiettare  dopo il solito allenamento del giovedì il documentario sulla vita del pugile Leone Jacovacci!
“IL PUGILE DEL DUCE” di Tony Saccucci.
Tratto dal romanzo “Nero di Roma” di Mauro Valeri.

Leone Jacovacci, pugile romano dalla pelle scura, figlio di un colono italiano e di madre congolese, diventerà il più forte pugile italiano dei sui tempi e contro l’ariano Bosisio combatterà per il titolo europeo in piena dittatura fascista. Il documentario racconta le prove, gli incontri ed il razzismo che questo pugile ha affrontato durante la sua carriera.

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Festivalone d’autunno

Tuffobomba Collective, Foa Boccaccio, Into the week e Defeaning Booking insieme per allietarvi queste grigie serate d’autunno con un superfestivalone per tutti i gusti.

Sabato 30 Novembre
Dalle ore 20:00 su due palchi:
– Mother, emo hc molto ’90 dal Veneto
– Rough Touch hardcore crossover un pò metallo da Ferrara
– Noise Trail Immersion post hardcore metal da Torino
– Zona D’Ombra hardcore italico da Saronno
– Flowral emo-punkrock con sentimento, da Milano Nord. Release party!!
– URAL trashmetal da Torino
– Allegros Gringos, new Milano sensation, ex Cusack, punk rock in your face
– MENHYR post rock da Monza

No razzismo, no sessismo, no omotransfobia, no machos.
Supporta il diy, supporta le occupazioni.

Ingresso con sottoscrizione

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Solidarietà a Manuel

Manuel, un compagno anarchico bresciano, è stato condannato il 22 novembre a 3 anni e 2 mesi in primo grado. Le accuse a suo carico sono di procurata inosservanza della pena e favoreggiamento per essere stato solidale con Juan, un altro compagno anarchico, nel periodo in cui è fuggito alla repressione. Manuel è in carcere da 6 mesi, e dallo scorso giugno è recluso nel carcere di Monza. A Manuel sono stati rifiutati più volte gli arresti domiciliari con la motivazione della solidarietà ricevuta dalla sua famiglia e dai suoi affetti nel luogo in cui vive.

Non ci stupisce di certo la decisione dei giudici, ma sicuramente rafforza quello in cui crediamo. Se è vero che l’intento della repressione è punire e isolare i nemici dello stato, di tagliare i legami tra chi lotta e si organizza per combatterlo, il trattamento dedicato a Manuel ci conferma ancora una volta che la solidarietà è una delle armi che abbiamo. Nei prossimi giorni il giudice deciderà se fargli attendere il definitivo in carcere o ai domiciliari, e tra un mese avremo anche le motivazioni della sentenza.

Solidali con Manuel e tutti/e i/le compagni/e colpiti dalla repressione per un mondo senza galere!

Cordatesa anticarceraria Monza

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Un nuovo mostro all’orizzonte?

Comunicato 001 – Un nuovo mostro all’orizzonte? Asce di guerra e presa bene.
Mani avide si avvicinano al centro sociale monzese, la FOA Boccaccio 003.
Un’ipotesi di cambio di proprietà dell’area rischia di prendere forma: sappiamo di trattative in corso tra Federcalcio (attuale proprietaria, intenta a dismettere il proprio patrimonio per fare cassa) e soggetti monzesi interessati all’ex centro sportivo occupato di via Rosmini 11. Se la trattativa si concretizzasse, dovremo fare i conti con il consueto “progetto di riqualificazione” e la conseguente minaccia di uno sgombero.
Nel ribadire che non ci sono progetti “buoni” per un’area già riqualificata da più di otto anni di attività e iniziative autorganizzate (risale all’ottobre 2011 il nostro ingresso nel centro sportivo abbandonato), ci siamo confrontati su come opporci a questa trattativa e alle sue eventuali conseguenze.

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Alter Bej 2019

Anche quest’anno FOA Boccaccio 003 presente con libreria, serigrafia e sculture biomeccaniche di Tana!

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