HASANKEYF E IL PROGETTO G.A.P.
Carissim* compas, ieri e’ stato l’ultimo giorno di carovana. Un’esperienza decisamente interessante che ci ha permesso di ascoltare dalla viva voce di esponenti di partito (HDP e BDP) quale é la situazione attuale in Kurdistan, cosa impossibile viaggiando da cane sciolto, (NdA: qua gli/le esponenti di partito, HDP e BDP, hanno le ovaie/palle quadrate, molt* hanno fatto anni di galera per la causa ed é un onore ascoltarl*).
Nonostante ció la carovana da sola non é stata sufficiente a soddisfare il nostro interesse per per questa terra e per questo popolo anche perche’ con la delegazione di 80 internazionali siamo riusciti a portare aiuti umanitari, attirare l’attenzione dei media e della politica mentre da soli riusciremo meglio a interagire con la gente del luogo.
Il confederalismo democratico teorizzato da Öcalan, le cui colonne portanti sono donna, ambiente e libertá (da cui lo slogan jin, jîyan, azadî, letteralmente donna, vita, libertá) e’ per noi uno dei progetti politici piu’ interessanti che esistano al momento, oltre a costituire una luminosa speranza per il medio oriente.
Il bisogno di comprendere come questo si stia attuando nella pratica quotidiana e i recenti avvenimenti repressivi dello stato turco che pongono il paese a rischio guerra civile ci spingono a restare in Bakûr (Kurdistan turco) ed a intraprendere un viaggio in autostop attraverso le zone maggiormente colpite dall’esercito (NdPé: ho ormai accantonato la possibilitá di raggiungere Kobane per una serie di motivi: l’impossibilitá di attraversare legalgente il confine insieme alla carovana, l’attuale pericolositá di attraversarlo illegalmente, la situazione esplosiva in Bakûr e la possibilitá di imparare la lingua viaggiando con un compagno che parla fluentemente sia l’italiano che il kurmanjî).
Da Suruç partiamo dunque alla volta di Hasankeyf, sito archeologico sul fiume Tigri di inestimabile valore, rısalente a piú di 10.000 anni fa, che ha per sfondo un inceredibile canyon cosparso di grotte abitate in epoca neolitica.
Questo posto meraviglioso e’ da tempo minacciato dalla costruzıone della diga di Ilisu che rientra (o meglio é parte fondamentale) in uno dei progetti di distruzuine del territorio più scellerati e controversi del nostro tempo: il progetto GAP che prevede la costruzione di 22 dighe e 19 centrali idroelettriche che comporterá l’allagamento di 75.000 Km2 di territorio (il 10% della Turchia!!) nelle province di Adiyaman, Batman, Diyarbakır, Gaziantep, Kilis, Mardin, Siirt, Şanliurfa e Şirnak. Continua a leggere→