dalla Grecia – Villa Zografou

Arrivare è stato più difficile del previsto.

In molti ci sono stati, ma nessuno sa indicarmi con precisione dove si trova. Stento ancora a capire. Anche googlemap non mi è d’aiuto.
Ma io non mi scoraggio ed insieme a Marianne, un’amica francese che lavora presso un centro per rifugiati politici, decidiamo di incamminarci alla ricerca di Villa Zografou.
La troveremo! Io ne sono certa.
Mentre aspetto Marianne girovago alla scoperta di Zografou, un quartiere molto vicino al mio ed apparentemente non troppo interessante. Vicino all’università di Atene, non presenta edifici particolari nè vie da capogiro. Resta però accogliente, ed in questa domenica autunnale è piacevole perdersi tra le sue vie.
La scoperta di un giardinetto mi dà l’occasione di utilizzare il nuovo giochino che ho tra le mani: un registratore audio!!! Leggero, pratico, piccolo che ci sta in una tasca, invisibile quando la situazione lo richiede. Me lo ha prestato Marie, la mia insegnante del corso (in greco!!!) di creazione di documentari che ho iniziato a frequentare due sabati fa. Mi ha letteralmente letto nella mente: da circa tre settimane infatti ho iniziato a cercare in internet un buon registratore da comprare da poter utilizzare in svariate occasioni e sabato lei si avvicina e mi dice “tieni questo, te lo presto, potrebbe esserti utile!”
Fantastico.
Aspetto quindi Marianne in una piazzetta rincorrendo i piccioni per poterne campionare lo sbattere delle ali e subisco gli insulti di una signora che non approva la mia idea di campionare il cinguettio dei suoi canarini sul balcone.
Mappa in mano, ci incamminiamo alla ricerca di Villa Zografou.
L’arrivo è sorprendente: una specie di castello occupato nel cuore di Atene.
Alle sue spalle….un orto giganteeeeeeeeeeeeeee! Bambini ed adulti sono alle prese con la piantumazione di basilico, rosmarino, cavoli, insalata. Potete immaginare la mia emozione, il mio desiderio di rotolarmi in quella terra affondando le mie mani fino a non trovarle più.
Mi tolgo le scarpe.
Il motivo della visita era proprio questo: una giornata di piantumazione, cena (difficile non trovare carne nel piatti) e musica greca vicino al camino.
Casualmente i musicisti si mettono proprio accanto al nostro tavolo. Bei momenti tra vino rosso, raki (vodka locale) e canzoni popolari cantate con sentimento, passione ed entusiasmo.

La Villa e’ stata occupata da circa un anno: il comune vorrebbe costruirci un parcheggio ma non e’ cosi’ semplice. Il quartiere sta sostenendo l’occupazione e per il momento non sembra ci siano grossi problemi. Staremo a vedere. Tanto ci torno!

La serata finisce, almeno per me e Michela -quasi inseparabile compagna di avvenuture!- alle cinque della mattina in una casa di persone che conosciamo appena. Ma dei compgani, e delle compagne, ci si puo’ fidare, soprattutto dopo aver tentato delle lezioin di ballo improvvisato a cui non posso tirarmi indietro…Potete immaginarmi: meglio alla chitarra! ma almeno cosi’ abbiamo guadagnato un passaggio in macchina, un posto letto e dei nuovi amici greci che hanno una casa da paura che stanno ristrutturando. Al piano di sotto inizieranno a marzo un laboratorio di marionette, attivita’ molto diffusa ad Atene.

Chi verra’, vedra’.
Un abbraccione

rita

di seguito una foto della villa occupata…immaginatemi e sorridete!

http://en.contrainfo.espiv.net/2011/11/03/villa-zografou-a-self-managed-social-space-in-athens/

 

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