Ripristinata l’opera IN UNA PAROLA ANTIFASCISTI

Ieri mattina, sabato 13 gennaio, Daniele Napoli, in arte “Tana”, ha rimesso in piedi la sua opera IN UNA PAROLA ANTIFASCISTI, dedicata a chi pagò con la deportazione nei campi di concentramento e sterminio nazifascisti la scelta di scioperare contro il Regime nel 1944 e nel 1945.
Saldatura dopo saldatura, la struttura è stata ripristinata e sono stati riposizionati tutti i rami abbattuti dalle tempeste di fine luglio. L’intervento si è concluso con il simbolico inserimento di 3 nuovi rami, a simboleggiare la capacità della memoria storica di resistere e rigenerarsi, nonostante le intemperie revisioniste di questi tempi.
Perché salde sono le nostre radici antifasciste.
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Assemblea pubblica su iniziative pro Palestina

17 Gennaio 2024 / Circolo Zeguina, Monza (via Coldilana 30), ore 21.00

ASSEMBLEA PUBBLICA

Costruiamo insieme le prossime iniziative in solidarietà con la resistenza del popolo palestinese nella nostra città.

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Gaza resiste!

Lanciamo per il 17 gennaio un’assemblea pubblica per costruire in maniera collettiva appuntamenti futuri in solidarietà alla resistenza del popolo palestinese. Crediamo sia importante continuare nel percorso di iniziative pubbliche sul tema, soprattutto per combattere il modo in cui la propaganda filo-israeliana conduce i nostri occhi a normalizzare il genocidio in atto, mentre la retorica della legittima difesa di Israele punta a cancellare 75 anni di occupazione militare.

Disertiamo la guerra, il militarismo e i suoi signori.
Contro la corsa alle armi di UE, USA e NATO.
Contro lo stato sionista di Israele.

Sempre al fianco di chi resiste contro oppressione e colonialismo.

STOP BOMBING GAZA!
PALESTINA LIBERA!

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Sciopero GITRE di Bellusco

Giovedì 11 gennaio

Prosegue 24 ore su 24 il presidio di lotta dei lavoratori della Gitre di Bellusco: invitiamo quindi a passare a dare solidarietà e sostegno al presidio anche nelle ore notturne. Infatti ieri sera con il calare della sera e la produzione ferma, un gruppo di crumiri e caporali hanno cercato anche con spranghe di intimidire per fare entrare la merce, ma non sono riusciti nel loro intento per il pronto intervento dei lavoratori SICOBAS in sciopero e dei solidali convenuti. Dalle prime ore di stamattina i TIR sono ancora bloccati e la merce da lavorare rimane ancora nei magazzini! Il SI COBAS e i lavoratori continuano e continueranno nello sciopero senza farsi intimidire da pratiche mafiose e fasciste proprie dei datori di lavoro e dei loro servi! 

Mercoledì 10 gennaio

Oggi secondo giorno di sciopero alla Gitre di Bellusco. Dopo lo sciopero di lunedi, questa mattina nuovo presidio davanti ai cancelli della fabbrica e blocco dei camion arrivati dall’estero per scaricare materiali. I lavoratori e le lavoratrici del SI COBAS sono il lotta contro il passaggio da srl a coop che comporterà un peggioramento delle loro condizioni di lavoro, come la perdita del diritto alla malattia pagata. In più, lottano anche per avere un giusto cambio di contratto, da multi servizi al più vantaggioso contratto metalmeccanico, più adeguato alle effettive mansioni che svolgono in fabbrica. L’azienda al momento non sta ascoltando in nessun modo le loro richieste In questi giorni continuiamo a supportare la battaglia alla Gitre: solo unit si vince!

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Brucia Ancora Dentro Tour 2023

Fine anno, tempo di bilanci.
Dopo la prima proiezione di via Brioschi il 16 marzo sono state settanta le presentazioni di BRUCIA ANCORA DENTRO in questo 2023, un numero enorme e inaspettato, che racconta di trasferte da Nord a Sud in Italia e svariati tour in mezza Europa. Riguardare questo elenco lunghissimo di date e luoghi fa una certa impressione.
Non è stato facile tenere il ritmo, ma abbiamo avuto modo in questi mesi di comunicare ripetutamente la nostra soddisfazione per come il progetto si è sviluppato e per l’accoglienza che ci è stata riservata ovunque indistintamente.
Proseguiremo nel 2024 lungo questa strada: nuove date verranno comunicate a breve, ma nel frattempo ancora una volta ringraziamo tutt* coloro che da marzo a oggi si sono spes* per supportare il progetto e la campagna 130mila.
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Corteo nazionale antifascista

Oltre al sempre più evidente inasprimento di politiche securitarie, misure di segregazione ed esclusione, meccanismi di controllo della popolazione, che negli ultimi decenni stanno caratterizzando la gestione del territorio definito Europa, assistiamo contestualmente al rafforzamento di posizioni di estrema destra. Gruppi neonazisti e neofascisti organizzati e con ampi margini di agibilità, fuori e dentro le istituzioni, proliferano sempre più.
Decenni di profonde crisi economiche e sociali, oltre ad aver messo in ginocchio la parte più povera e vulnerabilie della popolazione, hanno creato un terreno assai fertile alla propaganda di idee populiste, identitarie e fortemente reazionarie. Diverse forze politiche, più o meno istituzionali, stanno in questi anni raccogliendo i risultati di questa propaganda: dalla crescita del consenso registrata dai maggiori partiti di destra europei, come il Rassemblement National, la Lega e Fratelli d’Italia, l’AfD e Vox fino al successo delle manifestazioni di piazza fomentate dai fascisti. Il movimento per l’indipendenza della Macedonia in Grecia, l’infiltrazione dei fascisti in diverse piazze contro le restrizioni Covid-19, i recenti disordini in Spagna contro l’amnistia per i separatisti catalani o gli scontri razzisti scoppiati a Dublino sono solo alcuni degli esempi che ci vengono in mente.
In questo contesto di oppressione sempre più esplicita e invasiva e di brusco riassestamento del capitalismo globale, chi si organizza per resistere e combattere la violenza degli Stati, del capitale e quella dei loro cani da guardia di estrema destra si trova di fronte a una repressione sempre più estesa e aggressiva. In tempi cupi come quelli che viviamo, in cui i venti di guerra fischiano sempre più forti alle nostre orecchie, la repressione del nemico interno e la pacificazione sociale si manifestano come priorità di tutti i governi nazionali. Continua a leggere

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A Babbo morto 2023

Sabato 23 dicembre / NEI di Monza 
dalle ore 21 ‘till late
A BABBO MORTO
A pochi passi dalle vie del centro, dalle luminarie e lo shopping natalizio, dai trenini e dalle piste di pattinaggio, a pochi passi dal consueto e orrorifico spettacolo del consumo sfrenato, del decoro ipocrita, della città militarizzata, va in scena ancora un sacrosanto delitto: ammazziamo il caro Babbo Natale.
Per il terzo anno consecutivo torna A BABBO MORTO, in una versione inedita: se ci tolgono gli spazi, lo facciamo in strada! Quest’anno occupiamo la piazzetta del NEI per una festa di Natale autogestita e a prezzi pop, con vin brulé, birrette e musica diffusa.
Ingressi non ce ne sono, basta che vieni, bevi e balli!
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Sulla questione dei migranti in via Monte Oliveto

Nelle ultime settimane è andato in scena l’ennesimo teatrino politico istituzionale a proposito della possibile apertura di un nuovo centro di accoglienza per persone migranti a Monza in zona Triante.

Sindaco, assessori, consiglieri e partiti di ogni schieramento si sono inizialmente rimbalzati responsabilità e colpe con la Prefettura, fino a conciliarsi in una opposizione bipartisan al centro di accoglienza, sancita in una mozione firmata da tutti settimana scorsa.

Si tratta di un mix di istanze, in cui preoccupazioni legate al possibile “degrado” apportato dal centro si uniscono a ipocriti appelli a un’accoglienza dignitosa e diffusa. Continua a leggere

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Da vent’anni in mezzo ai guai

Centinaia di persone hanno animato le strade del centro di Monza partecipando al corteo 20 ANNI NON SONO ABBASTANZA / 2003 – 2023 UN AMORE SENZA FINE, con cui abbiamo iniziato a festeggiare il nostro ventesimo anno di attività politica sul territorio. La manifestazione ha gridato in piazza la rabbia per l’ennesimo sgombero, testimoniando con determinazione (e con il terzo corteo in pochi mesi) la volontà di un’intera comunità politica di proseguire nel proprio percorso antagonista in città.
Il lungo percorso ha dato modo di ripercorrere temi e luoghi significativi per la nostra storia e soprattutto ha offerto la possibilità di sottolineare la totale inadeguatezza della Giunta Pilotto nel governo del territorio, con particolare riferimento all’impronta repressiva e alle scelte speculative in materia urbanistica.
 
Il corteo ha avuto un grosso impatto comunicativo, con una calda partecipazione da parte di tutte: tra fumogeni, cori e graffiti si è ribadita l’urgenza di riversare nelle strade tutte le istanze che, nella temporanea assenza di uno spazio sociale, è necessario declinare nei tempi che viviamo.
 
Verranno quindi presto nuovi momenti di visibilità e lotta in città, in attesa della prossima occupazione, intanto ancora una volta ringraziamo tutte coloro che nella giornata di sabato hanno portato supporto e solidarietà alla nostra causa.
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COSTRUIRE SOLIDARIETÀ contro la repressione

Pubblichiamo un terzo contributo di analisi in vista del corteo di sabato 9.

COSTRUIRE SOLIDARIETÀ CONTRO LA REPRESSIONE

Vent’anni di politica autorganizzata e di lotta in prima linea ci hanno obbligato a fare i conti con la repressione dello Stato, ma allo stesso tempo ci hanno anche insegnato che la solidarietà è un’arma. Denunce, processi, multe, condanne e assoluzioni sono parte integrante di un percorso politico che ha come obiettivo la trasformazione radicale del mondo che viviamo: saper fronteggiare collettivamente anche queste circostanze costituisce un aspetto fondamentale della nostra comunità politica.

Viviamo in tempi di guerra e come sempre in questi frangentiin cui si devono serrare i ranghi e zittire tutte le forme di dissenso possibile, il primo nemico da combattere è quello interno.

Stampa e politici, per riempire le loro pagine e i loro discorsi, amano strumentalizzare e utilizzare la favoletta di luoghi sempre più insicuri e del “buon cittadino costantemente messo in pericolo da un crimine incontrollabilecui si può porre rimedio soltanto aumentando le pene e il controllo, unica forma di gestione di un ordine sociale sempre più traballante.

Andare a un corteo, esprimere la propria opinione e il proprio disaccordo, lottare contro il dominio tecnocratico, dimostrare solidarietà alle persone detenutesono tutte forme di resistenza che espongono a una repressione sempre più massiccia e diffusa. Quella che era la quotidianità di chiunque facesse politica conflittuale diventa oggi materia di tribunale. L’unica divergenza ammessa è quella che rispetta le regole e che, seppur mobilitando grandi masse, non incide minimamente sui meccanismi del potere né scalfisce lo stato di cose presenti.

A Monza, l‘attuale giunta di centrosinistra non fa alcuna eccezione, situandosi in piena continuità con la precedente per quanto riguarda la politica securitaria e la narrazione della sicurezza. La Giunta Pilotto ha fatto anche meglio di quella precedente, sgomberandoci per ben tre volte in pochi mesi con la pretestuosa scusa della presenza di amianto e dell’ammaloramento degli edifici occupati.

Oltre a questo, per la prima volta in vent’anni, partirà anche un processo per il reato di occupazione in relazione all’esperienza di via Timavo, un grave precedente con cui Pilotto punta a colpire la nostra esperienza politica, attraverso un escamotage sempre più utilizzato dalle procure, ossia il tentativo di ridurre ad atto criminale un’attività ventennale di politica, autogestione e lotta sul territorio.

Non sarà certo questo processo, né gli altri che ci troviamo ad affrontare o che affronteremo, tanto meno gli sgomberi in successione, a porre fine alla nostra esperienza e alla nostra voglia di lottare

Rafforziamo percorsi di solidarietà e sensibilizzazione, facciamoci carico collettivamente di queste circostanze, esprimiamo complicità con chi è colpitə dalla repressione dello Stato!

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Sgomberata la FOA Boccaccio da via Verità

Nel corso della mattinata di oggi, mercoledì 6 dicembre, la Questura ha effettuato lo sgombero dell’area di via Verità 3 a Monza, occupata dalla FOA Boccaccio il 25 novembre.

Assistiamo all’ennesima dimostrazione della volontà della Giunta Pilotto di provare a reprimere la ventennale esperienza di autogestione monzese: invitiamo quindi tuttə a rispondere con forza e determinazione  partecipando al corteo di sabato 9, con concentramento alle 14 in piazza Castello.

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