A molto presto

Dopo lo sgombero di martedì 26, mercoledì sera abbiamo portato i nostri corpi e le nostre voci nel centro di Monzafuori dal palazzo del ComuneCon rabbia e determinazione un’assemblea di quasi 150 persone si è espressa sull’impronta repressiva che Giunta e Polizia hanno dato al governo del territorio, sulle esigenze e i desideri di chi vive realmente questa città e sulla volontà di cambiare radicalmente lo stato di cose presente.

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NUOVO SGOMBERO DELLA FOA BOCCACCIO, SI TORNA IN PIAZZA!

Alle 6 di questa mattina la Questura di Monza ha sgomberato gli stabili di via Val d’Ossola 4, occupati giovedì scorso dal collettivo della FOA Boccaccio: camionette, Digos e un’autoscala dei pompieri hanno raggiunto l’area mentre un gruppo di compagn* era presente sul posto ai fini di presidiare la nuova occupazione. 

È stato possibile appurare ancora una volta lo strumentale utilizzo della scusa del cosiddetto “ammaloramento” degli edifici e della presenza di amianto per procedere allo sgombero, assistendo quindi a una sorta di replica di quanto avvenuto in via Timavo 12.

Questo ritornello suona ormai ridicolo: in vent’anni di storia abbiamo sempre dimostrato la capacità politica e organizzativa necessaria a trasformare spazi dismessi in luoghi sicuri e, allo stesso tempo, pulsanti di attività, mettendo in campo competenze ed energie per prenderci cura degli spazi occupati: via Val d’Ossola è stato solo l’ultimo esempio di questo percorso, con i primi giorni di occupazione che hanno visto decine di monzesi sporcarsi le mani per innescare il processo di autorecupero.

L’intervento della Polizia, guidato da Marco Ordorisio, un Questore dalle comprovate manie di protagonismo, non è rivolto “a tutelare la salute pubblica”, bensì punta a risolvere militarmente la questione dell’esigenza di spazi di libertà sul territorio, in sintonia con le recenti disposizioni del primo ministro Piantedosi su sgomberi e occupazioni.

Tutto si consuma nel silenzio assordante di una Giunta Comunale completamente scollegata dalle esigenze del tessuto sociale cittadino, in primis della sua componente giovanile, continuamente repressa e controllata attraverso le politiche iper-securitarie adottate sul territorio. Una Giunta Comunale incapace di esprimere un pensiero sugli sgomberi avvenuti questi mesi e che nasconde le proprie responsabilità dietro una delega “tecnica” alla Questura.

Analisi più approfondite sull’accaduto saranno condivise prossimamente, ma ora è importante ribadire la nostra intenzione di proseguire nelle iniziative, forti dell’entusiasmo catalizzato in questi giorni, rilanciando per domani, MERCOLEDI 27 SETTEMBRE 2023, una grande assemblea pubblica in Piazza Trento e Trieste, alle ore 18.30, sotto il Comune.

Portiamo in piazza le nostre istanze e costruiamo insieme risposte adeguate al grave clima repressivo in atto.

Monza, martedì 26 settembre 2023

FOA Boccaccio 003

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Assemblea pubblica in via Val d’Ossola

Mercoledì 27 settembre 2023 ore 18.30
FOA BOCCACCIO 003
via Val d’Ossola 4

IDEE E PROGETTI X VIA VAL D’OSSOLA 4
Assemblea pubblica

I primi giorni di una nuova occupazione sono un’occasione
straordinaria per toccare con mano il valore dell’autogestione: si
percepisce il fermento delle idee, mentre mani e braccia si danno da
fare, si colgono entusiasmo e curiosità negli sguardi di tanti
volti nuovi.
Anche in via Val d’Ossola stiamo assistendo al naturale processo di
coinvolgimento che la nascita di un nuovo spazio sociale è in grado di
innescare, soprattutto in una città avara di possibilità aggregative
come Monza.
Giunge ora il momento di sedersi insieme e prendersi il
tempo giusto per scambiare punti di vista, idee progettuali e
considerazioni su quello che vogliamo costruire in questo luogo.
Per questo motivo vi invitiamo mercoledì 27 settembre a un primo
momento di confronto sul futuro della nuova occupazione monzese: vi
aspettiamo!

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Il Boccaccio rioccupa!

Un’altra spina nel fianco.

Oggi ci siamo presə una nuova casa!

Dopo lo sgombero di Via Timavo 12, abbiamo scelto di non soccombere alla rassegnazione né di cedere alle logiche del profitto di una città sempre più simile a una vetrina a uso e consumo di turisti e ricchi, inaccessibile quindi a moltissime persone che la abitano e attraversano.

Pensiamo sia indispensabile, a Monza come ovunque, avere spazi in cui le relazioni non siano mediate dalla speculazione, dal consumo e dalla competizione e non solo luoghi in cui è netta la divisione tra chi vi può accedere “liberamente” e chi invece ne è esclusə.

È ormai squarciato il velo di ipocrisia di una giunta cosiddetta progressista che si dice attenta ai bisogni giovanili ma nella realtà continua a reprimere e controlla aree chi semplicemente passa il tempo nelle strade, nelle piazze o nei parchetti con chi desidera.

Ed è proprio il desiderio che ci anima, quello di lottare e allearci con altri corpi per costruire la città che vogliamo, quella di cui abbiamo bisogno. Per riuscire a respirare in una città soffocante.

Non scenderemo a patti con questa città e ancor di più con questo governo che non ci ritiene decorosə, che partorisce politiche securitarie e discriminatorie.

Ci prendiamo insieme i nostri spazi e tempi per autorganizzarci, condividendo necessità e sogni.

Come da vent’anni, saremo la loro fastidiosa spina nel fianco. Aspettiamo da subito in via Val D’Ossola 4 chi vuole supportarci e affondare con noi nuove radici in questa occupazione.

 

Prossimi appuntamenti:

 

– Venerdì 22 dalle 10:30 inizio giornata di lavori collettivi per prenderci cura dello spazio e scambiare due chiacchiere.

 

– Sabato 23 dalle 18: Aperitivo a sostegno di prigionierə politichə palestinesi. A seguire presentazione del progetto West Climbing Bank e di Tracciato Plaestina, racconto di viaggio in Cisgiordania con Elena Mistrello.

 

 

Foa Boccaccio 003

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B2M FESTIVAL

Occupata l’area di via Salvo d’Acquisto 4 a Monza: parte il B2M festival, vi aspettiamo!

* SAVE THE DATE – 7/8 Ottobre 2023*

L’estate sta finendo, ma non finisce la nostra voglia di aggregazione e autogestione. Ci prepariamo ai mesi autunnali con il secondo evento della serie B2M, insieme al Tripity Kollektiv di Berna e ad alcuni collettivi di Berlino.
Ad Agosto ci siamo trovati insieme nella capitale svizzera per la prima data del festival: lì abbiamo scambiato idee, opinioni ed esperienze, e abbiamo festeggiato con arte, musica e performance teatrali.
Ci troviamo ora al secondo momento di incontro culturale e politico che si terrà a Monza il 7-8 Ottobre 2023.
Questo evento vuole essere un’occasione di scambio e connessione internazionali per tutte le realtà e le individualità politiche monzesi che attraversano e sostengono la FOA Boccaccio e gli spazi occupati. I proventi dell’evento verrano utilizzati per fronteggiare la forte repressione che colpisce i movimenti politici.
Vi aspettiamo da Sabato 7 a Domenica 8 Ottobre per dibattiti politici, graffiti jam, concerti, dj set, sport popolare ed esposizioni artistiche.

Stay tuned…

LEGGI E PARTECIPA ALLA CALL FOR ARTIST

CAN’T BE, WILL BE

Call for Artists

“Io che nulla amo più dello scontento per le cose mutabili,
così nulla odio più del profondo scontento per le cose che non possono cambiare.”– Bertolt Brecht.
Dove si trova il confine tra le cose mutabili e le cose che non possono essere cambiate? Non è forse questo confine esso stesso mutevole? Le nostre vite sono ampie distese di desiderio, oscillano tra fantasmi e minacce di ciò che non può essere e promesse di ciò che può essere sognato, creato e conquistato. Ma fino a che punto il desiderio è una forma di potere? Come lo attuiamo? Chi sono i suoi soggetti?
Il nostro desiderio
rifiuta,
è cosmico,
getta ombre,
è errore,
sono corpi affamati,
è pelle,
è virus,
mobilizza,
è comunità,
contiene molteplicità,
è remix,
è orizzonte,
lega,
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Monza 1943-1945

Inauguriamo oggi, con le parole di Gibi Stucchi, storica figura della Resistenza monzese, un progetto narrativo dedicato ai fatti che, a partire dall’8 settembre di ottant’anni fa, condussero l’Italia e anche la nostra città nel pieno della lotta contro Fascismo e Nazismo.

Protagonista di questo racconto sarà Monza e la sua popolazione: cosa è stata la Resistenza qui, nelle nostre strade e nei luoghi anche lontani in cui donne e uomini monzesi decisero di dare forma alla propria attività partigiana?

Chi erano Giovanni Battisti Stucchi, Elisa Sala, Gianni Citterio, Enrico Bracesco e quelle numerose altre decine di persone che nella nostra città, ciascuna a suo modo, si organizzarono clandestinamente nel percorso di lotta che portò alla Liberazione?

Fino al 25 aprile 2025 avremo tempo e modo di scoprire vicende e personaggi, seguendo passo a passo lo sviluppo del movimento antifascista dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.

Sentiamo oggi più che mai, nel grave clima di revisionismo storico e nell’ormai naturale assenza della testimonianza diretta di chi ha vissuto l’esperienza resistenziale, l’urgenza di costruire un modello narrativo efficace e politicamente valido, basato su documenti ufficiali, materiali d’archivio, ricerche storiche e testimonianze dirette (inedite e non), ma anche iniziative e momenti di incontro nei luoghi simbolo della lotta partigiana.

Questo progetto non ha ancora un nome e un’identità precisa, tutto prenderà forma gradualmente nel corso dei prossimi mesi, aprendosi anche a suggerimenti, integrazioni e collaborazioni con altri soggetti che sul territorio, da sempre, sono impegnati nella valorizzazione della memoria resistenziale.

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8 settembre 1943

Dopo anni di guerra fascista che avevano messo in ginocchio il Paese, Pietro Badoglio, diventato primo ministro il 25 luglio in seguito alla deposizione di Mussolini, firma l’armistizio con gli Alleati. Si prepara l’invasione da parte delle truppe naziste, ex alleate: l’Italia vive ore di stasi drammatica, in attesa degli eventi, con l’esercito privo di ordini. Il re Vittorio Emanuele III fugge codardamente con la propria famiglia a Brindisi. Il movimento antifascista comprende che è il momento di passare rapidamente all’azione, prima che la situazione precipitasse.

“A Monza il gruppo storico dell’antifascismo cittadino sta guidando il primo tentativo di ribellione. Dal Palazzo municipale, dal versante di piazza Carducci, Gianni Citterio, comunista, affiancato dai socialisti Fortunato e Carletto Casanova, sta arringando la popolazione invitandola a non recepire passivamente gli eventi, ma a schierarsi contro l’eventuale ritorno fascista e il sicuro occupante nazista. Davanti al Motta intanto, un altro vecchi antifascista, Antonio Gambacorti Passerini, seduto ad un tavolino, raccoglie adesioni per la Guardia Nazionale. Terminato il comizio, Citterio si reca a chiedere armi ed aiuto al comandante della caserma Pastrengo di via Lecco. Costui però oppone un netto rifiuto, con un atteggiamento in linea con i suoi colleghi del resto d’Italia. Tuttavia lascia caricare su un automezzo qualche fucile modello 91 e qualche cassa di munizioni. I patrioti col carico d’armi decidono di lasciare Monza, ormai i tedeschi sono alle porte. Ci si avvia verso Valmadrera e poi al Resegone, alla Capanna Stoppani, su in montagna, la prima culla della Resistenza”.

da Pietro Arienti “La Resistenza in Brianza 1943-1945” (Bellavite Editore)

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Occupazione nazista di Monza

Il 14 settembre 1943 Monza è completamente occupata dai nazisti: coprifuoco, divieto di assembramenti, minacciosi proclami affissi ai muri della città chiariscono  rapidamente alla popolazione quale sarà il contesto dopo l’armistizio dell’8 settembre.
La presenza di soldati della Wermacht e di uomini delle SS si fa poi sempre più massiccia: proprio a Monza, in via Verdi, in una delle ville requisite dai nazisti, si installò il capo delle SS di tutto il settore occidentale (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta) Willy Tensfeld, insieme a circa trecento uomini, con funzione specifica di repressione antipartigiana.

“Tensfeld era il tipo prodotto dell’ideologia nazista. Uomo dai gesti e dai modi aspri e imperiosi, convinto di rappresentare il mito della razza ariana, cristallina e superiore. Aveva già portato il terrore nelle pianure dell’Unione Sovietica e l’alto incarico era il frutto della grande considerazione di cui godeva presso gli alti comandi delle SS”.

Pietro Arienti “La Resistenza in Brianza 1943-1945” Bellavite Editore

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Brucia Ancora Dentro / Tour di settembre

Riparte il tour di BRUCIA ANCORA DENTRO e settembre prevede quattro significative tappe di presentazione. All’Università di Atene, alla vigilia del decimo anniversario dell’omicidio di Pavlos Fyssas, a Berlino e nel nord della Germania a Bochum e Kiel in continuità con il tour tedesco di luglio, a Pisa e a Torino, con la proiezione del film in concorso alla decima edizione del Torino Underground Film Festival.

The BRUCIA ANCORA DENTRO tour starts again: September includes four important gigs. At the University of Athens, in the week of the tenth anniversary of the murder of Pavlos Fyssas, in northern Germany in Bochum and Kiel in continuity with the German tour of July, in Turin, with the screening of the film in competition at the tenth edition of Turin Underground Film Festival.

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Contro la militarizzazione delle nostre vite

CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE NOSTRE VITE

È di queste settimane la notizia che dal 1 settembre arriveranno a Monza 15 militari, impegnati nell’operazione “Strade Sicure” e richiesti dalla Lega direttamente al Ministero dell’Interno per combattere la presunta “emergenza sicurezza”in città.

Alla notizia sono seguite interviste e comunicati di esponenti della giunta Pilotto, per esempio di LabMonza che cita inoltre pretestuosamente lo sgombero della FOA Boccaccio per criticare l’assessore alla sicurezza Ambrogio Moccia, ovviamente felice per l’operazione di “ripristino della legalità”. Continua a leggere

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Riflessioni dopo sgombero e corteo

RIFLESSIONI DOPO SGOMBERO E CORTEO.

VERSO UNA NUOVA OCCUPAZIONE

Appena qualche mese fa il cielo era chiaro su via Timavo 12. Noi scrivevamo un testo: un resoconto dei primi due anni di occupazione in quello stabile, da diffondere in occasione dell’avvio dei lavori per la revisione al PGT. Quel testo era una provocazione, la nostra sfida alla città dei tecnocrati e degli speculatori. Contro i velleitari progetti di rigenerazione urbana, contro i formalismi dell’urbanistica che trasformano gli spazi vissuti in cifre e unità di misure astratte, contro la città della sicurezza poliziesca, della speculazione, delle palazzine di lusso “green”, del consumo di suolo e del dominio del denaro: la riappropriazione di via Timavo 12 è stata la prova tangibile che un modo diverso di prendersi cura dei nostri territori è possibile, qui e ora. La nostra sfida: dietro l’occupazione e l’autogestione degli spazi si trova una Monza tutta ancora da scoprire e da inventare insieme.

La terra trema, il ciel si oscura.

Non hanno ancora finito di contarli, i danni provocati da quello che chiamano “maltempo”. Si parla almeno di un milione di euro, fintanto che il ciel non si scurirà ancora Continua a leggere

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Corteo contro lo sgombero del Boccaccio

Martedì 1 agosto 2023 / Piazza Castello, Monza

CORTEO CONTRO LO SGOMBERO DEL BOCCACCIO

In piazza per dare una risposta immediata allo sgombero di stamattina!

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Qui il volantino distribuito in piazza

NESSUNO SGOMBERO SENZA RISPOSTA

Dopo giorni di terrorismo mediatico sulla presunta pericolosità strutturale dell’area di via Timavo 12, nella mattinata di oggi è stata sgomberata la FOA Boccaccio 003: gli stabili sono stati riconsegnati alla proprietà in vista di prossimi interventi edificatori.

Le tempeste delle ultime settimane hanno causato ingenti danni in tutta la provincia e il nostro spazio non ha fatto eccezione: appurati i danni a vegetazione, tetti e tettoie, da subito ci siamo attivatə per iniziare a mettere in sicurezza le aree. Sono state sospese tutte le iniziative pubbliche sia per tutelare l’incolumità del collettivo e di tutte le persone che attraversano lo spazio, sia per permettere l’avvio dei lavori di manutenzione. Continua a leggere

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